L’amministratore delegato del Lecce, fiorentino, parla della prima partita da avversario della viola in un’intervista resa al Nuovo Quotidiano di Puglia

“Ebbi un feeling immediato con la gente salentina, il primo impatto con il pubblico e con il Salento fu sulla Collina del Grappa a Tuglie in occasione della consegna di una targa per il ritorno in Serie A. Capii subito che avevo fatto davvero una grande scelta ad accettare questo ruolo di responsabilità nel Lecce in una società che vive il presente in funzione del domani”

“Dopo 17 anni nella Fiorentina proverò certo qualche brivido, sono nato e cresciuto a Firenze e tornarci da avversario accende sempre qualcosa nell’animo. La Champions e gli altri successi dell’era Della Valle? Ricordi bellissimi, indimenticabili, che mi porterò sempre nel cuore”.

“A Lecce sto vivendo giorni che mi arricchiscono sotto tutti gli aspetti in una società che si sta strutturando benissimo, con un presidente come Saverio Sticchi Damiani e dirigenti e soci che formano un bel gruppo di gente competente. Hanno salvato la società nel momento più difficile, riconquistato la Serie A che resta sempre un campionato molto duro per le neopromosse. La forza che autorizza a guardare lontano è la forza delle idee. E’ stata alla base della riconquista della Serie A. E’ alla base di questo campionato nel quale cerchiamo la conferma”.

“Lecce a due facce? Il campionato è duro per le neopromosse. Ovvio che ci siano momenti diversi. Squadre come Milan e Inter sono completamente diverse da noi. Con il Sassuolo siamo stati sfortunati. Non ci siamo esaltati con vittorie importanti come quella in casa dell’Atalanta a Bergamo, non ci deprimiamo per le sconfitte”.

“Da fiorentino sono felice che la viola abbia passato il turno. Le vittorie danno più entusiasmo e magari ammortizzano il rischio della stanchezza. La nostra squadra non soffre comunque di complessi. Affronta sempre le gare a viso aperto. La fiducia in sé stessi è importante e sotto questo aspetto il Lecce di Baroni è una garanzia”