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Sempre fuori dalla zona retrocessione: un altro orgoglio del Lecce 2022/2023

Il Lecce ha conquistato la permanenza in Serie A non navigando mai nelle ultime tre posizioni. Baroni, dopo esser stato il primo a salvarsi sia da calciatore e allenatore, ripete un cammino già centrato da Zeman (2004/2005), Cavasin (1999/2000, 2000/2001) e Mazzone (1989/1990).

Il calo nel girone di ritorno non deve offuscare l’impresa del Lecce 2022/2023. Il gruppo guidato in campo da Umtiti e Hjulmand ha permesso la prima salvezza della presidenza Saverio Sticchi Damiani che, così, oltre alle tre promozioni (due in A), festeggia la permanenza nel massimo campionato. Una delle chicche che inorgoglisce club e area tecnica è la capacità di condurre il torneo sempre al di sopra degli ultimi tre posti, con netto contrasto rispetto ai precedenti tre campionati in A disputati dal Lecce.

Nel 2010/2011, ultimo chiuso con la salvezza sul campo, il Lecce salì sull’ottovolante. In zona tranquilla fino alla 14°giornata, la squadra sprofondò dopo Cagliari-Lecce 3-2. La risalita iniziò in inverno dopo il cocente derby perso in casa con il Bari (0-1, Okaka): nove punti in un filotto di cinque partite valsero la rimonta, resa vana poi dal trittico di ko Roma (1-2 in casa), Bologna (0-1 al Via del Mare) e Inter (1-0 a Milano). Ancora colpo di reni con la vittoria sulla Sampdoria (concorrente per non retrocedere) più il punticino contro il Cagliari (3-3 grazie a Corvia alla fine) prima dell’ennesimo scivolone (Genoa-Lecce 4-2 e Chievo-Lecce 1-0) e, fortunatamente, del tripudio dettato dalla vittoria con il Napoli (2-1 con epica rete di Chevanton) prima dello 0-2 di Bari.

Poco da narrare nel 2011/2012. Il Lecce, allenato prima da Di Francesco e poi da Cosmi, ha navigato sempre nelle zone più pericolose della classifica. La reazione impressa dall’uomo del fiume non bastò ad agganciare il Genoa. Il calo nel girone di ritorno segnò invece il 2019/2020. Dopo un campionato sempre fuori dalle ultime tre, il Lecce cadde al 18° dopo la netta sconfitta con l’Atalanta (2-7), rendendo vano il trittico di successi Napoli-Torino-SPAL. Il lockdown e i ritmi serrati alla ripresa incisero poi sulla resa di una rosa non attrezzata per impegni così ravvicinati.

 

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10 mesi fa

Alberto Mazzero

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10 mesi fa

Non si deve riflettere sulla stagione passata….ma di quella futura ….senza perdere tempo in…. CHIACCHIERE ✍️✍️✍️💛♥️

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10 mesi fa

Con tutto rispetto se avevi qualche rincalzo degno ci si poteva lottare x qualcosa in più,vabbè con Baroni in panca devi dire solo ai ragazzi ,x il massimo impegno

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10 mesi fa

Obiettivamente da quando io ricordi (classe 1985) è la prima volta che siamo stati sempre fuori dalla zona retrocessione come con zeman nell’anno d’oro eppure li ci salvammo all’ultima giornata

Matteo
Matteo
10 mesi fa

Ditelo allo spicchio NS3 che all’epoca non erano nati e si è sempre supportata la squadra dalla curva anche in zona retrocessione

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10 mesi fa

un altro punto a favore di Baroni

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