“Ho iniziato a lavorare nell’Unione Sportiva Lecce quando si usava ancora il fax per fare un comunicato stampa, ogni tanto mi fermo e penso a come sia cambiato in vent’anni il mondo della comunicazione, anzi non solo della comunicazione ma tutto il mondo, ora con un whattsapp raggiungi tutti -racconta Andrea Ferrante- All’epoca se c’era un comunicato da fare dovevo andare in Via Templari e inviare fax, in vent’anni non è cambiato solo il modo di lavorare ma è cambiato il mondo”.
Sulle reazioni post Lecce-Milan, resta un po’ di amarezza: “Giusto quello che dice il direttore Corvino, se ci fosse stato subito l’impegno agonistico uno avrebbe voltato prima pagina, questa sosta ti diluisce il tempo anche se poi bravura del mister e di tutto lo staff voltare subito pagina e stare sul pezzo e concentrati sulla prossima partita a Verona. Il ritorno in campo? Il mister li avrà tutti i calciatori a disposizione da giovedì perché rientreranno iniziando dal pomeriggio e poi la sera di mercoledì”.
Contro Roma e Milan, il Lecce ha dimostrato di saper lottare alla pari anche con le squadre più importanti del campionato: “Resta il rimpianto per queste due ultime partite, ma bisogna sempre tenere a mente quello che è l’obiettivo, cioè la salvezza, se dovesse arrivare prima tanto di guadagnato ma l’obiettivo è quello e bisogna lavorare partita per partita per raggiungerlo. Il bilancio fino a questo momento è positivo fino a questo momento”.
Il segreto del lavoro quotidiano in casa Lecce deve essere il gruppo: “Anche lo scorso anno il gruppo era un’arma in più, quest’anno è lo stesso gruppo, è compatto. Il fatto che ci siano calciatori di nazionalità diverse, teoricamente potrebbe non facilitare questo processo ma bravura da un lato della società, dall’altro dell’allenatore e di tutto lo staff, di tenere compatto il gruppo, viene prima il noi e poi l’io”.