Lo Shakhtar passa in rimonta grazie ad un contropiede all’ultimo istante, complicando il cammino europeo degli orobici.
E’ ancora incubo Champions League per l’Atalanta. I nerazzurri finiscono ko nella loro casa europea, un San Siro prestato per l’occasione, con gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. E’ 1-2 finale, risultato beffardo soprattutto per come è arrivato.
Eppure il match della compagine bergamasca era iniziata in modo a dir poco positivo. Gomez e compagni hanno, nei frangenti iniziali, a lungo schiacciato gli arancioneri nella propria metà campo. A legittimare la netta superiorità al quarto d’ora la ghiotta occasione dagli undici metri, che Ilicic fallisce vedendo il suo tiro respinto da Pyatov.
Per nulla abbattuta dall’occasione sprecata, l’Atalanta insiste e trova il vantaggio al 28′ con un colpo di testa di Zapata. I padroni di casa continuano ad attaccare, forse scoprendosi un po’ troppo. Ed è lì che la formazione di Donetsk ne approfitta, infilando Gollini proprio al termine di una fulminea ripartenza finalizzata da Moraes a 4 dall’intervallo.
Nella ripresa il copione torna quello visto a inizio match, e gli orobici accelerano sempre più sino al forcing finale, che produce due occasionissime per Malinovskyi e Gomez, quest’ultima nel recupero. E proprio nei secondi finali si consuma la beffa: minuto 94, ennesimo contropiede ucraino e Solomon abile nell’insaccare l’assist di Dodò.
Ora il cammino europeo della Dea è decisamente compromesso, visto che solo vincere almeno 3 delle 4 gare restanti potrebbe dargli delle speranze. Non certo il miglior modo per iniziare la settimana che porterà alla sfida con il Lecce di domenica 6.