“Per il Milan quello attuale è un momento delicatissimo. I tifosi sono adirati, in quanto da troppe stagioni vedono all’opera un brutto “Diavolo””, ha affermato l’ex attaccante giallorosso.
Pietro Paolo Virdis, doppio ex di Milan (1987-89) e Lecce (1989-91), parla a La Gazzetta del Mezzogiorno del club giallorosso e di quella che sarà la sfida di domenica prossima.
MILAN- LECCE. “Per il Milan quello attuale è un momento delicatissimo. I tifosi sono adirati, in quanto da troppe stagioni vedono all’opera un brutto “Diavolo”. L’avvento di Pioli non può capovolgere la situazione in pochi giorni. Il Lecce è reduce dalla sconfitta di Bergamo, condita da una prestazione negativa, ma suppongo che in casa giallorossa si sapesse in partenza che, in Serie A, il cammino sarebbe stato irto di ostacoli”.
CAMMINO GIALLOROSSO. “Considerato il calendario in salita, punto più, punto meno, penso che i salentini siano in linea con il cammino di un complesso destinato a lottare per la salvezza”.
GIOCO DI LIVERANI. “Da alcuni anni, le compagini che hanno quale traguardo la salvezza non erigono le barricate, ma provano a giocarsela. Gli allenatori moderni vogliono che la manovra venga impostata dal basso. Quando la cifra tecnica della rosa non è eccelsa, però, si rischia di fare molta fatica, soprattutto se gli avversari pressano i portatori di palla al limite dell’area di rigore”.
RICORDI GIALLOROSSI. “Ho accettato la chiamata del sodalizio salentino perché voleva crescere, mettendomi a disposizione di un ottimo trainer come Mazzone. La prima stagione è stata estremamente positiva, in quando raggiungemmo la salvezza. Nella seconda, sul piano dei risultati, le cose non andarono bene”.
Il LECCE ne deve solo approfittare