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Dilemma fascia destra: Rispoli insufficiente, Benzar vola solo con la Romania. C’è Meccariello?

Il ruolo del terzino destro è l’unico ancora senza padrone nella difesa del Lecce. L’ex Palermo nettamente il più utilizzato ma quasi mai adeguato, il romeno in ritardo. Crescono le quotazioni del rientrante.

Nelle prime sette giornate di campionato il Lecce ha alternato ottime prestazioni, altre sfortunate ma incoraggianti ed infine qualche prova decisamente no. Grossomodo tutti i giallorossi, chi più chi meno, hanno palesato a volte qualità da Serie A che hanno anche portato in dote punti pesanti, altre limite su cui c’è molto da lavorare.

Tra le costanti non proprio positive si sono segnalate tuttavia le prestazioni dei due terzini destri chiamati in causa: Andrea Rispoli e Romario Benzar. La corsia destra, dall’Inter all’Atalanta, è nettamente la fascia sulla quale il Lecce ha sbandato di più e colpito di meno. Anche per questo può essere considerata una fascia ancora senza padrone.

Numeri alla mano, in realtà, un padrone ci sarebbe eccome. Si tratta di Rispoli, sceso in campo sempre e sei volte su sette dal primo minuto. L’ex Palermo ha mostrato limiti importanti, con annesse responsabilità sui gol subiti, contro Inter, Verona, Roma e Atalanta, riuscendo a dimostrarsi all’altezza (seppur non senza le solite importanti difficoltà) nelle altre tre gare. Un elemento esperto ma che deve lavorare eccome per colmare le lacune se vuole essere maggiormente d’aiuto alla squadra, in soldoni.

E proprio la sua esperienza in Serie A ha portato Liverani ha preferirlo praticamente sempre a Romario Benzar, coli che sulla carta doveva essere il titolarissimo a destra. Il rumeno ha numeri importanti, a dimostrazione dei quali c’è la costante fiducia che il ct della sua Nazionale Dan Petrescu gli concede incondizionatamente.

In ambedue le soste-qualificazioni registratesi dall’inizio del campionato, infatti, Benzar è sceso in campo con la Romania, venendo risparmiato solo contro Malta, per un totale di 270 minuti e passa. E con gare giocate sempre in modo molto positivo come evidenziato dalla stampa del paese d’origine e dalle parole del suo commissario tecnico.

Perché, dunque, Liverani non decide di dargli piena fiducia? Perché il tecnico è consapevole delle difficoltà di ambientamento in Italia che può avere chi ha giocato, prima di oggi, solo nella I Liga rumena. Perché a vederlo, studiarlo, analizzarlo in allenamento c’è lui, ed evidentemente Benzar non ha dato finora garanzie nel lavoro settimanale. E, come se non bastasse, perché quando chiamato in causa ha, con Verona e Napoli in particolare (con l’Inter fu esordio a gara praticamente finita), deluso in ambedue le fasi. Soprattutto quella difensiva, in cui ha lasciato via libera a Lazovic e Ghoulam.

Si può dire che, stando così le cose, Liverani non abbia alternative. Se non, appunto, attendere la crescita di Benzar o sperare in una maggiore puntualità nelle prestazioni di Rispoli. Niente più? In realtà un’alternativa ci sarebbe. Da circa due settimane è infatti tornato a pienissimo regime Biagio Meccariello.

Uno dei grandissimi protagonisti della promozione dello scorso anno, nella quale ha avuto un ruolo principale anche grazie alla sua duttilità. Nella fase clou della stagione Liverani lo ha infatti spostato a destra, trovando in lui una sicurezza in più in chiave difensiva. Davanti la spinta sulla fascia destra ha sicuramente perso qualcosa, ma la verve agonistica di Meccariello ha saputo comunque garantire adeguato supporto. Su tutte, un’immagine: l’assist a Tabanelli nel gol decisivo a Brescia.

Uno dei pupilli di mister Liverani si candida dunque a dire la sua anche in massima serie, magari proprio in modo in atteso, da terzino. Sarà solo una suggestione, un’ipotesi un po’ troppo azzardata? C’è questa possibilità. Ma vista la situazione da quelle parti, il tecnico non può lasciare nulla di intentato.

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