“Se il Milan non giocherà bene, i tifosi inizieranno a rumoreggiare e a fischiare e allora per i rossoneri le cose potrebbero complicarsi notevolmente sul piano psicologico”, ha affermato l’ex giocatore del Lecce.
Francesco Vincenzi, attaccante cresciuto nelle giovanili del Milan, ha militato a più riprese nel club meneghino negli anni Settanta. Poi, nell’87-88 è stato anche ingaggiato dal Lecce: dunque, un doppio ex in piena regola che parla a La Gazzetta del Mezzogiorno della gara di domenica.
SITUAZIONE MILAN. “In casa rossonera, dall’esterno, ho l’impressione che ci sia un po’ di confusione in ambito dirigenziale. È stato deciso di puntare su giocatori giovani, scelti perché considerati di prospettiva, e su un allenatore come Giampaolo, senz’altro preparato, del quale piaceva il credo calcistico. Poi, però, stanti le difficoltà palesate in avvio, dovute anche al fatto che diversi nuovi acquisti sono giunti nella fase finale del mercato, è stato deciso l’esonero del tecnico e l’ingaggio di Pioli: non c’è stata pazienza nel credere nel progetto”.
SITUAZIONE LECCE. “Anche in casa giallorossa diversi degli uomini arrivati dalla campagna acquisti non hanno ancora ingranato, ma nessuno si è sognato, giustamente, di mettere in discussione Liverani, che ha sin qui dimostrato di essere molto bravo”.
MILAN FAVORITO. “Tenuto conto del fatto che i meneghini ambiscono alla Champions e che i salentini ambiscono alla permanenza sulla carta dovrebbe esserci un divario di classifica di gran lunga superiore ai tre punti che i rossoneri hanno. Il Milan ha il pronostico dalla sua parte, ma da qui a dire che lo rispetteranno è tutto da verificare. Penso che il Lecce abbia i mezzi per creare notevoli difficoltà ad uno schieramento che, tra l’altro, ad oggi, ha dimostrato di non avere ancora una identità ben precisa”.
CHE INCONTRO SARA’? “La prima mezz’ora potrebbe rivelarsi fondamentale per le sorti del match. Se il Milan non giocherà bene, i tifosi inizieranno a rumoreggiare e a fischiare e allora per i rossoneri le cose potrebbero complicarsi notevolmente sul piano psicologico”.
(foto f.Guitti)
