Parla alla Gazzetta del Mezzogiorno il “barone” Franco Causio, leccese di nascita ma piemontese di adozione e doppio ex dell’incontro.
I LEGAMI. “Sarò sempre grato ad entrambe i sodalizi. Quello salentino mi ha fatto crescere e mi ha fatto esordire in prima squadra a 16 anni. In seguito, il presidente Iurlano ed il direttore sportivo Cataldo, due dirigenti di prim’ordine che ci hanno lasciati, mi hanno voluto, insieme a mister Fascetti nella prima stagione di Serie A del team giallorossi. Il club piemontese mi ha fatto diventare uomo mi ha dato la notorietà, mi ha permesso di giocare ad altissimi livelli e di vincere tanto. In bianconero ho vissuto stagioni straordinarie”.
LA PARTITA. “Le due realtà sono totalmente differenti e non a caso hanno obiettivi opposti. I bianconeri hanno sempre in mente la vittorie, mentre il traguardo dei giallorossi è quello della permanenza. Si tratta di una sfida proibitiva per il Lecce, ma i giallorossi hanno l’obbligo di provare a fare risultato”.
IL PRONOSTICIO. “Indipendentemente da come finirà il match, spero che il Lecce conquisti il proprio scudetto, salvandosi e che la Juve vinca finalmente quella Champions League che, dopo otto titoli tricolore costituisce l’obiettivo più ambito. La società giallorossa e mister Liverani, intanto, meritano i complimenti per aver riportato la piazza salentina in A dopo sette stagioni”.
Cittu scemu
Certo non grazie a te
Tie nu tocca ringrazi nisciunu
Va curcate, juventino!