Riapre l’album dei ricordi l’ex difensore giallorosso Stefano Ferrario protagonista con la maglia del Lecce dell’ultimo successo contro la Juventus.
IL RICORDO. “Nel primo tempo, in un contrasto di gioco nella nostra area, Toni mi spinse leggermente contro Rosati in uscita e rimediai una ginocchiata in pieno volto. Avvertivo fitte tremende alla mandibola, non abbandonai il terreno di gioco nonostante una frattura che mi venne riscontrata dopo l’incontro al “Vito Fazzi”. Quel colpo mi costò la convocazione in Nazionale, De Canio mi disse che Prandelli mi aveva fatto seguire”.
LA PARTITA. “Dopo una manciata di minuti fu espulso Buffon per un fallo di mani commesso fuori area, su Di Michele lanciato a rete. Poi segnarono Mesbah e Bertolacci. Si trattò di un gran colpo, che ci diede uno slancio enorme. La Juventus non era forte come adesso, ma era pur sempre la Juve”.
OGGI. “Per il Lecce si tratta di un match teoricamente proibitivo. I bianconeri dispongono di una rosa composta esclusivamente da top player in ogni ruolo. Nel calcio però in un singolo incontro può accadere di tutto ed è su questo fatto che devono puntare i giallorossi”.