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Gol annullato a Lapadula: quando la prassi scavalca la regola

Lecce beffato dall’interpretazione del signor di Manganiello di Pinerolo. Corretta in base ai dettami di Rizzoli, ma il regolamento dice altro.

Topica arbitrale più unica che rara quella vissuta nel pomeriggio di oggi allo Stadio Olimpico di Roma. La decisione del direttore di gara, Gianluca Manganiello, di annullare la ribattuta di Lapadula dopo il rigore sbagliato da Babacar, ha fatto infuriare il Lecce. Nel dopogara il presidente Sticchi Damiani non ha usato giri di parole: si è trattato di parole. Ma la presa di posizione del numero uno giallorosso è giusta o sbagliata? Proviamo a mettere ordine.

In estate Rizzoli si è pronunciato a nome dell’AIA proprio sul caso di invasione dell’area di rigore da parte dei calciatori in caso di penalty. Il dirigente arbitrale ha affermato che, per prassi, i direttori di gara possono interpretare le situazioni in base a chi riceve la palla in caso di rigore respinto. Se l’invadente è un attaccante che realizza (vedi Lapadula) il centro va annullato, così come se a prendere palla è un difensore il tiro va ripetuto.

Manganiello avrebbe dunque agito secondo la prassi indicata da Rizzoli. Prassi che è differente da regola. In merito a ciò ha infatti pienamente ragione Sticchi Damiani, poiché il regolamento non parla di “precedenze” in base a chi riceve palla per primo, ma di infrazioni in generale. I tre difensori della Lazio che, come Lapadula con il busto, superano il limite dell’area di rigore, andrebbero sanzionati con la ripetizione del calcio di rigore. Il Lecce, dunque, è stato tecnicamente penalizzato.

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[…] un rigore in movimento sempre con palla addomesticata dal compagno in quella zona. Al netto del misfatto-Manganiello, è stata una partita bella per i tifosi neutrali, con tante occasioni sì e con difese che hanno […]

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[…] La domenica romana dei salentini, seguiti da 4000 tifosi autori di un sostegno incessante, si conclude con l’amaro in bocca. Il 4-2 finale che ha premiato la Lazio terza in classifica, alla quarta vittoria consecutiva, è però caratterizzato dal misfatto della domenica, qui descritto dettagliatamente. […]

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[…] La domenica romana dei salentini, seguiti da 4000 tifosi autori di un sostegno incessante, si conclude con l’amaro in bocca. Il 4-2 finale che ha premiato la Lazio terza in classifica, alla quarta vittoria consecutiva, è però caratterizzato dal misfatto della domenica, qui descritto dettagliatamente. […]

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4 anni fa

Rifare la partita come regolamento, Lotito permettendo

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4 anni fa

A me pare di aver capito che l arbitro ha sbagliato a non vedere l invasione in area dei laziali… dunque il Var era deputato a richiamare l arbitro per far ripetere il penalty in quanto l infrazione e’ commessa prima che Lapadula insaccasse la palla respinta. Qui non si e’ applicata l intervento del Var derogando il regolamento per un errore dell arbitro che puo non aver visto l’invasione ma allora che ci sta a fare il Var? Boh? E’ una decisione insostenibile per logica, vergognosamente deliberata appellandosi a discutibili balzelli!

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4 anni fa

la vera prassi è che fanno come vogliono da sempre!

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4 anni fa

che è solo polemica sterile e inutile per allontanare dalla mente il fatto che comunque, pur giocando bene, hai perso prendendo QUATTRO GOAL non 1.
E che la difesa è un buco enorme.

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4 anni fa

Sono solo dei falsi altro che var , sono gli arbitri con le loro decisioni a secondo della squadra che hanno di fronte a cambiare le ” regole ” se regole si possono chiamare visto che non vengono mai applicate nello stesso modo.

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4 anni fa
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4 anni fa

Quistu. Manganiello ole cu ni pigghia puru pe culu a fan culu a chitammuertu pezzo di merda

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4 anni fa

Che poi la prassi è una consuetudine non una interpretazione nuova e diversa di una norma. Non sanno neanche di che parlano. Siamo alla follia.

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oudin
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