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La rosa ha qualità ma fatica a risalire. E il Genoa è l’unica che ne ha prese più del Lecce

Domenica all’ora di pranzo i giallorossi ospiteranno i rossoblu in uno degli scontri diretti più attesi del quindicesimo turno. In palio punti pesanti.

Sarà un lunch time match che promette fuochi d’artificio quello di domenica, quando il Via del Mare sarà teatro della sfida tra Lecce e Genoa. Alta tensione vista la situazione di classifica delle due squadre, distante quattro punti e con i grifoni in una situazione non disperata ma quasi. E probabilmente anche spettacolo, dal momento che solo i liguri in Serie A hanno subito più reti dei salentini.

Dopo i grossi rischi corsi un anno fa con una salvezza arrivata per il rotto della cuffia, il Genoa era intenzionato ad impostare la propria stagione sotto tutt’altro profilo. Al netto delle polemiche tra Preziosi e tifosi, stanchi di vedere il proprio club come mera vetrina per plusvalenze (Piatek l’ultima in ordine di tempo), la rosa allestita era di tutto rispetto.

Tra i pali la conferma di Radu, tra i migliori portieri della passata stagione, accostata a quella di un Romero già diventato juventino ma confermato in prestito. E poi nomi pesanti come Zapata, il colpo dal sapore Champions Lasse Schone, e quel Pinamonti a lungo corteggiato dal Lecce e per cui i rossoblu hanno investito una cifra importante. E poi ancora scommesse come Ghiglione, Ankersen, Agudelo su tutti. Materiale certamente interessante con un direttore d’orchestra abituato a prendere il meglio da giovani ed esperti motivati: Aurelio Andreazzoli.

Le premesse c’erano tutte, ed anche l’avvio. Quattro punti nelle prime due giornate, poi il nulla o quasi che ha portato all’esonero dell’ottavo turno. Dopo 6 partite e un solo pari come risultato positivo, saluti all’ex Empoli e fiducia al rientrante, stavolta in panca, Thiago Motta. Idee chiare e fame di calcio: il brasiliano si presenta con un gran tris al Brescia. Anche qui, però, solo illusione. Altri cinque turni, due pari, tre ko e l’impossibilità di uscire dalla zona retrocessione.

Il Genoa gioca meglio rispetto al passato, ma la tensione inizia eccome a farsi sentire. Motta non è in discussione ma deve iniziare a guardarsi intorno e non sbagliare. Deve trovare l’equilibrio tra un attacco di tutto rispetto e una difesa che è riuscita a dare davvero il meglio di sé al San Paolo con l’abulico Napoli. A Lecce i rossoblu non possono sbagliare. Al contrario le cose potrebbero davvero precipitare. Di nuovo.

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4 anni fa

Rinforzi a gennaio. Urgenti

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