Nelle ultime cinque giornate, il Lecce ha totalizzato solo un punto. Il rendimento delle altre squadre impegnate nella lotta per non retrocedere, obiettivamente lento, è però superiore.

La Serie A è ormai divisa in più tronconi. In zona retrocessione, classifica alla mano, sembra ormai delinearsi un torneo parallelo tra Sampdoria, Lecce, Spal, Brescia e Genoa. Di queste cinque squadre, due festeggeranno la permanenza in Serie A salvo concorrenti risucchiate nella bagarre. Il momento no del Lecce, sconfitto ieri a Verona dopo il pari con l’Inter che faceva ben sperare, si ripercuote anche nel confronto con l’andamento delle altre squadre in lizza per la permanenza in A.

Prendendo in esame i risultati delle ultime 5 gare, i giallorossi hanno totalizzato solo 1 punto (quello con l’Inter). Meglio hanno fatto tutte le altre, a partire dal Brescia (2). Il Genoa ne ha fatti 4, la Sampdoria 5 mentre la Spal, un mese fa ultima in solitaria, comanda questa ideale graduatoria a quota 6. Proviamo a tastare il polso dei club impegnati a lottare in zona retrocessione.

SPAL (6pt. nelle ultime cinque gare, 15pt totali): I ferraresi si leccano le ferite dopo la sconfitta casalinga nel sentito derby con il Bologna. A tradire Semplici, tra gli altri, è stato anche Kevin Bonifazi, importante rinforzo per il pacchetto arretrato. Al di là della sconfitta, però, la Spal ha interrotto la moria di sconfitte con due blitz esterni: all’Olimpico di Torino il 21 dicembre e con l’Atalanta lunedì scorso. L’ultimo pareggio risale addirittura al 25 novembre (Spal-Genoa 1-1) mentre al Mazza non si gioisce per i 3 punti dal 5 ottobre (Spal-Parma 1-0). La sfida al Bologna doveva essere la scintilla decisiva dopo la vittoria di Bergamo, ma così non è stato.

BRESCIA (2pt. nelle ultime cinque gare, 15pt totali): La concorrente per la retrocessione che pare più in salute dal punto di vista del gioco, anche se i punti non arrivano ancora. Tonali e compagni, venerdì sera, hanno spesso messo alle corde il Milan, rimanendo però con un pugno di mosche in mano dopo il gol di Rebic. Allargando il focus alle ultime 5 partite, c’è da dire che l’undici di Corini ha sbagliato tutto solo a Marassi contro la Sampdoria (5-1). I pareggi con Parma e Cagliari sono però gli unici risultati positivi di una squadra capace di arrendersi solo all’ultimo secondo anche alla Lazio (gol di Immobile al Rigamonti). Se continua quest’espressione di calcio, e se Balotelli torna a essere un fattore in più, è difficile immaginare un Brescia ancora così giù.

GENOA (4pt. nelle ultime cinque gare, 15pt totali): Il mercato più del gioco. L’undici affidato a Nicola, subentrato dopo Inter-Genoa 4-0, ha raccolto un bel tesoretto. La discussa vittoria con il Sassuolo e il pari di sabato al Franchi (con occasioni da ambo le parti) fanno sperare i supporter rossoblù, che hanno assistito all’ennesima rivoluzione sul mercato. I già acquistati Perin, Destro, Behrami e Eriksson rendono chiaro l’intento di Preziosi: salvare la categoria con qualità di calciatori esperti e soliti innesti di belle speranze dall’estero. Contando le sconfitte patite con Verona e Roma, squadre in salute, la ricetta sembra funzionare.

SAMPDORIA (5pt. nelle ultime care, 20pt totali): Nonostante la sfiducia endemica nei confronti del patron Ferrero, il popolo sampdoriano continua a stringersi alla squadra, capace con Ranieri di rialzarsi dal rendimento disastroso sotto la guida Di Francesco. Il margine di cinque punti dalla zona calda consente un po’ di respiro, ma si cerca di centrare quell’accelerata decisiva che sembrava essere realtà dopo il 5-1 inferto alla diretta concorrente Brescia. Il calendario non ha aiutato (Juve-Milan-Lazio-Sassuolo oltre le Rondinelle) e non aiuterà nei prossimi impegni (Napoli-Torino-Fiorentina-Inter-Verona), ma se dal mercato non ci saranno grosse perdite (Caprari in partenza?) e il rendimento non subirà cali, la Samp sarebbe già a metà dell’opera.