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Promessa del calcio ceco, l’esplosione e gli infortuni. Barak a Lecce per rinascere a suon di gol

Il classe 1994 cerca una scossa dopo un anno e mezzo molto difficile a Udine. Classe, fisicità e fiuto del gol che possono fare al caso di Liverani.

Con un guizzo lampo durato poco meno di 24 ore, il Lecce si è riuscito ad assicurare le prestazioni Antonin Barak, che ha firmato per un prestito secco nella tarda mattinata di oggi. L’ex Udinese arriva alla corte di Liverani per ridare linfa a una carriera che solo un anno e mezzo fa sembrava destinata subito ad incontrarsi con la storia di qualche big d’Europa. Poi la fortuna ha voltato le spalle al ceco, che arriva così nel Salento per cercare una rinascita che possa contribuire a far rinsavire i giallorossi, anch’essi in difficoltà.

QUALITA’. Di certo il Lecce con l’arrivo di Barak guadagna in tecnica e quantità a centrocampo. Questi riesce infatti a coniugare qualità tecniche tipiche di un calciatore dalle spiccate doti offensive con quelle dell’incontrista. La tecnica base è infatti eccellente, con un mancino adatto sia al fraseggio che al tocco smarcante, sia al tiro da fuori che al tap-in ravvicinato da punta.

SACRIFICIO. Al contempo la stazza imponente (190cmx86kg) e la rapidità soprattutto nello stretto lo rendono adatto anche a compiti da incontrista. Se c’è da fare legna in mezzo al campo, in pratica, non si tira indietro, vedi le 20 ammonizioni rimediate in carriera tutte per falli di gioco. E non è certo di quei giocatori che, anche quando impiegati più vicino all’area avversaria, risparmiano energie nella fase difensiva.

RUOLO. Sotto il profilo tattico, Barak nasce come centrocampista puro, impiegato il più delle volte come mezzala sinistra in un centrocampo a 3/5. Nei primi anni di carriera, sia al Pribram che allo Slavia Praga, ha poi giocato da mediano in una linea a quattro, di solito affiancato da un elemento con compiti di regia. Se nella seconda situazione è stato destinato a svolgere soprattutto mansioni di contenimento, nella prima si è distinto in particolare per l’abilità nell’inserimento in area di rigore. In diverse occasioni, sia a Udine sia con la Nazionale della Repubblica Ceca, ha poi giocato da trequartista puro, ruolo che per qualità può benissimo interpretare sebbene prediliga partire da posizione più defilata per sfruttare la progressione.

DUTTILITA’. Nel 4-3-1-2 di Liverani l’ex bianconero può dunque essere utilizzato sia da mezzo sinistro di centrocampo che tra le linee. In rari casi ha anche agito da frangiflutti davanti alla difesa. Questa potrebbe essere un’eventualità in caso di emergenza per le assenze dei registi giallorossi. Nel 5-3-2 il discorso non cambia in relazione alla sua applicazione in mediana. Sebbene maggiormente adattato, Barak potrebbe essere anche utile in attacco, in determinate situazioni di gioco in cui magari si richiede maggiore copertura e non è richiesta la presenza di più punte pure. In passato ha infatti agito sia in appoggio a un numero 9 che da esterno in una linea a tre.

CANTERA DUKLA. Nato a Pribram, in Repubblica Ceca, il 3 dicembre 1994, Antonin Barak è cresciuto calcisticamente nella sua città. In particolare con i neroverdi dell’FK Pribram, che nel 1996 ha raccolto l’eredità dello storico Dukla Praga, cantera tra le più produttive del paese boemo e con ben 6 Tornei di Viareggio vinti all’attivo. E della storica società il neo giallorosso rappresenta uno dei migliori recenti prodotti, riuscendo già nelle giovanili a farsi notare fino ad arrivare, 18enne alla chiamata della Repubblica Ceca Under 19.

ESORDI. L’anno dopo, nel 2013, arrivò anche l’esordio nel massimo campionato ceco, con il suo Pribram. Club che lo manda, nel 2014/2015, a farsi le ossa in B con il Graffin Vlasim. L’impatto con il mondo delle prime squadre è devastante, e si mette subito in mostra con 5 centri in 27 gare. Dopo il prestito fa ritorno alla casa madre, che lo promuove a titolare della prima squadra in prima divisione. Gli bastano sei mesi per distinguersi come uno dei migliori giovani del campionato, segnando 3 gol in 12 gare.

SALTO BIG. E sei mesi bastano anche allo Slavia Praga, storica grande di Cecoslovacchia e tornata dominatrice in epoca recente, che Barak è pronto per il salto di qualità. A gennaio 2016 passa così ai biancorossi in un’operazione dal costo complessivo di 650mila euro, cifra importante a quelle latitudini. E si presenta con numeri da bomber: 4 gol in 9 gare giocate.

SCUDETTO. La stagione successiva è la stella dello Salvia, che riporta sulla vetta nazionale dopo otto anni. Assoluto dominatore del centrocampo, realizza 4 centri in 25 gare ed esordisce anche in Europa League, con buoni risultati. Nel frattempo non solo è divenuto leader dell’Under 20 e dell’Under 21 della Repubblica Ceca, ma a 22 anni si guadagna anche l’esordio con la nazionale maggiore.

BOOM ITALIANO. Il cammino in continuo crescendo e l’esplosione del paese d’origine lo fa finire sui taccuini di mezza Europa. La più veloce è l’Udinese, che se lo assicura per 3 milioni di Euro. Oggetto misterioso per i più, ci mette pochissimo per farsi conoscere grazie ad un avvio di campionato sontuoso in cui si palesa come mezzala frizzante e con un killer instinct in area di rigore da attaccante puro.

I friulani volano a ridosso dell’Europa (settimi metà torneo) grazie ai suoi gol, sei a metà stagione, e a gennaio i Pozzo devono lottare per tenerselo stretto. Milan, Inter e Roma sono fortissimi su di lui, richiesto anche in Germania. Nella seconda parte di stagione la squadra cala e si accontenta di un quattordicesimo posto, ma Barak si distingue come uno dei migliori giocatori dell’intero campionato, sfiorando la Top 11 per media voto.

LOMBALGIA CANAGLIA. L’estate successiva è, come prevedibile, assalto a Barak. La valutazione di mercato schizza intorno ai venti milioni ma l’Udinese, che di certo non è club a corto di risorse, ne chiede molti di più. Succede così che il ceco resta alla corte del neo arrivato spagnolo Velazquez, ma la stagione non va come sperato. Né per i bianconeri, che annaspano fino a un girone di ritorno che li salva solo nelle ultime giornate, né per lui.

Già a fine agosto è infatti out a causa di un problema muscolare e, una volta tornato e ritrovata la maglia da titolare, a inizio novembre è la lombalgia, diventata acuta in inverno, a metterlo ko. Riesce a tornare a disposizione solo all’ultima giornata, quando va in panchina a Cagliari. Stagione dunque saltata e processo di crescita bruscamente interrotto.

RIPRESA. In estate ha lavorato doppio per mettersi al pari dei compagni dopo tanto tempo lontano dai campi di gioco. Come preventivabile, è tuttavia finito fuori dal radar di Tudor, che non ci ha potuto contare nell’ottimo finale della stagione precedente. Considerato la seconda scelta tra i sostituti di un centrocampo ben definito dal croato prima e da Gotti poi, Barak ha sommato 8 presenze. Tutte da mezzala sinistra ad eccezione di una, l’unica disputata da titolare con il Verona, in cui ha agito da seconda punta.

NUOVA POSSIBILITA’. Una stagione e mezza, quella che l’ex Udinese si è messa alle spalle, non andata di certo come lui sperava. Per riprendere una marcia che sembra trionfale, per tornare a salire in verticale lunga i pendii della piramide calcistica, Barak ha solo la necessità di ritrovare quel ritmo partita che gli consenta di esprimersi sui suoi livelli. Lecce è una piazza che vive un momento particolare, e dove troverà pressioni probabilmente sconosciute fino ad ora. Ma è anche il club in cui può ritrovare terreno fertile per sorprendere, come ha praticamente sempre fatto fino agli infortuni. Una grande occasione di rinascita. Se così sarà i giallorossi avranno da lui contributi importanti come tutti i club in cui ha giocato fino ad oggi.

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4 anni fa

Spero che non cerca ospedali, ??????

Gianni
Gianni
4 anni fa

Se perfettamente ristabilito e mentalmente determinato questo è un colpaccio.

Antonio
Antonio
4 anni fa

Fondamentalmente ottima operazione del ds udinese lo mandano a lecce nn per rinforzare una squadra che come loro lotta x nn retrocedere ma per fargli fare minutaggio e rodaggio muscolare a spese nostre…..
E STICCHI PUR DI AVERE GRATIS L’ENNESIMO GIOCATORE NN SI TIRA INDIETRO……B IDEM CON IL DIFENSORE DELLA ROMA CHE MANDA A LECCE X FARLO GIOCARE SENZA UN BRICIOLO DI ESPERIENZA NELLA NOSTRA SERIE A MA E GRATIS É QUELLO CONTA……
SERIE B ORMAI AD UN.PASSO!!!!!!!

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4 anni fa

In mano a Liverani tornerà ai suoi livelli.

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4 anni fa

Sarà pure buono ma pur sempre un prestito secco, un giocatore che a Udine sperano di valorizzare qui a Lecce avendo più possibilità di giocare

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