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Meluso: “Rosa completata e bilanci apposto, come vuole il club. Far mercato in una piccola è difficile”

A margine della conferenza di presentazione di Barak e Paz, il ds del Lecce ha tracciato il bilancio del mercato invernale, svelando alcuni retroscena.

BARAK E PAZ. “Sono molto contento di averli acquistati e dell’impatto che hanno avuto con la squadra, del modo in cui si sono integrati. Credo che saranno utili alla squadra. Barak si è dimostrato subito elemento di grande qualità. Paz è effettivamente stato una scelta dell’ultimora, ma ci ha comunque consentito di colmare una casella vuota”.

BILANCIO. “Sono abbastanza soddisfatto per quelli che erano i nostri obiettivi. Ci siamo mossi tanto in entrata, anche acquistando giovani di prospettiva, ed anche in uscita, sfoltendo la rosa nel modo giusto. Volevamo arrivare ad un certo tipo di giocatori e ci siamo riusciti. Non cantiamo vittoria, non abbiamo raggiunto risultato se non quello di omogeneizzare la squadra. Di creare una rosa completa a disposizione del mister. Non è stato facile, così come competere sul mercato se sei una società come il Lecce. Il mercato condotto è il chiaro frutto delle strategie impostate dalla società. La politica è chiara: non appesantire i bilanci del club”.

STICCHI. “Con la proprietà c’è stata grande sintonia e accordo. Ringrazio soprattutto il presidente Sticchi Damiani, un supporto morale oltre che operativo. Un uomo che ha un solo obiettivo, ovvero aiutare la sua terra. E lo sta facendo alla grande, con la sua voglia, competenza e caratura morale”.

DIFENSORE. “Se prendi tanti gol non è sempre colpa di un singolo o di un reparto, per tale ragione abbiamo scelto di operare non tanto sul un ruolo, come il difensore centrale. Anche le caratteristiche degli altri elementi presi sono andate a cercare di colmare dei deficit, non solo l’innesto di Paz“.

SOSTEGNO. “I tifosi con il Torino ci hanno dato una mano fondamentale, e voglio ringraziarli perché era, tra mercato e classifica, un momento particolare. Abbiamo fatto questo tipo di gara anche perché, pur venendo dopo un pesante ko come quello di Verona, l’ambiente era positivo. E questo ci ha dato dei risultati eloquenti”.

ATTACCANTE. “La scelta di non intervenire è stata di tutti, presa nel corso delle nostre riunioni. Poi per carità, la colpa è sempre mia, ma non l’ultima parola. E’ stata una scelta definitiva non presa subito, ma nel corso del mercato, per come sono andate le cose. Non penavamo a un attaccante, con Liverani ne abbiamo parlato solo nelle ultime 24 ore a causa delle condizioni di Farias e Babacar. Poi però ci sono delle altre esigenze, come la lista che era già piena a prescindere da Imbula. Ci sarebbe così servito un attaccante forte Under 22, cosa difficile da fare nell’ultimo giorno. Il mercato sembra semplice, ma non lo è”.

GIOVANI. “C’è stata l’opportunità di chiudere due operazioni per talenti sudamericani molto interessanti. Una in collaborazione con la Juventus, una in completa autonomia. Quest’ultima è quella relativa ad Araos. Non si sono concretizzate per una serie di motivi, ma in entrambi i casi sarebbero stati investimenti per il futuro e non come aiuto immediato per questo campionato”.

CRITICHE. “Fanno parte del gioco, soprattutto in momenti come il calciomercato. E’ giusto così, anche complici le tante sconfitte. Ciò che non mi piace sono le critiche subdole, fatte da un certo tipo di persone. Ma dalla gente non ho visto eccessi nei miei confronti o verso il mercato del Lecce. Anzi, domenica arrivando allo stadio ho trovato una situazione distesa, serena“.

POLITICA PRESTITI. “E’ chiaro che, rispetto a quanto avevamo deciso in estate, abbiamo dovuto mutare qualcosina in termini di politica dei prestiti per avere quanti più apporti utili immediatamente alla squadra possibili. In ogni caso l’unico elemento che difficilmente avrà un futuro a Lecce è Barak, arrivato in prestito secco e patrimonio dell’Udinese. Per Donati c’è opzione di rinnovo, per Paz e Deiola diritto di riscatto. Per Saponara, invece, un accordo tra gentiluomini per sedersi a discutere una prosecuzione del rapporto”.

IMBULA. “E’ fuori lista, ci sono mercati aperti e vedremo se c’è la possibilità di farlo partire. In questo momento non fa parte della squadra a disposizione di Fabio Liverani. Stiamo valutando alcune situazioni, ma dobbiamo capire dal punto di vista burocratico se è possibile per lui effettuare una doppia risoluzione con noi e con lo Stoke City. Certo sarebbe un peccato non fosse possibile lasciarlo andare, perché non ho mai ricevuto tante offerte da ogni parte del mondo quante per Imbula”.

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4 anni fa

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