Dopo la netta presa di posizione del Coni si attende un’altrettanto più incisiva decisione da parte dell’esecutivo. Si va verso la sospensione del campionato.

Dopo il comunicato del Coni che ha formalmente fermato le attività delle varie federazioni, si attende ora la decisione definitiva circa la sospensione o meno del campionato di Serie A. Ma quali sono gli step successivi che potrebbero portare al fermo del massimo campionato italiano di calcio? Questo potrebbe arrivare attraverso tre strade.

Innanzitutto quella del decreto governativo. Ad oggi, infatti, l’unico obbligo arrivato da Palazzo Chigi alla Lega di A è stato quello di rispettare le varie norme di sicurezza. Porte chiuse innanzitutto, e di seguito restrizioni minori come il mancato saluto ad inizio match, l’assenza di fotografi a bordocampo, l’obbligo dei guanti per i raccattapalle eccetera.

Nessun divieto di giocare, nessuno stop al campionato. Quello che, per intenderci, ha formalmente chiesto oggi il Coni al premier Giuseppe Conte. Fino ad oggi da parte dell’esecutivo, ed in particolare da parte del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, sono arrivati solo “consigli” a fermarsi. I quali sono stati rispediti al mittente dai vertici della Serie A.

Qualora il decreto di stop dovesse non arrivare, starebbe alla Lega, di sua sponte, proclamare la sospensione del torneo. Il tutto difficilmente avverrà, ed è questo il motivo per cui la Figc, che ha già dato l’ok al Coni per la sospensione della propria attività, potrebbe decidere di commissariare la Serie A e, di conseguenza, imporre lo stop.

Scelta che sarebbe nei pieni poteri del presidente Gabriele Gravina, che domani valuterà il tutto nel corso del consiglio federale straordinario. L’ipotesi più accreditata, alla luce di tutto ciò, è che la Serie A si fermi fino al 3 aprile come avvenuto già per molti altri campionati italiani.