L’attuale calciatore giallorosso parla a il Corriere di Romagna della sua esperienza di quando aveva 20 anni. Era la stagione 2008/09 e i biancorossi lasciarono la Serie B dopo un anno tribolato a seguito della chiusura dell’epopea di mister Leonardo Acori.
AMARCORD. “Rimini era l’ideale per me in quel periodo, purtroppo non sono riuscito a dare quello che volevo, non avevo la testa giusta, con la mentalità di adesso sarebbe andata diversamente. Mi mancavano gli affetti, era la prima volta che lasciavo Cagliari. Mi dispiace tanto, Rimini resta una città stupenda e voglio tornarci da turista”.
PROBLEMI CON MISTER SEGHEDINI. “Dire che non ho più giocato quando il mister cambiò modulo, sarebbe un alibi poco credibile. La realtà è che ero molto acerbo, peccato anche perché quel Rimini alla fine retrocesse in C. Quando me ne andai eravamo a tre punti dai play-off, ma oltre a me ne furono ceduti Lunardini e soprattutto Vantaggiato”.
ANCHE AD EMPOLI ANDO’ MALE. “È stata dura accettare questi piccoli fallimenti, venivo dalla serie A e credevo di potermela giocare in B. Poi andai a Siracusa (e fu allenato anche dall’ex compagno di squadra Sottil, ndr), in quella piazza ho cominciato a giocare con continuità e a prendere consapevolezza nei miei mezzi. Ogni pezzetto di delusione mi è servito”.
Carissimo Capitano, se ti sarebbe andata bene a Rimini o ad Empoli, adesso non staresti vivendo queste superlative stagioni con il Lecce da protagonista, buona vita o Capitano.