Il direttore sportivo del Lecce ha parlato dei temi caldi inerenti la ripresa della Serie A intervenendo in diretta sulle frequenze di Radio Sportiva.
BLOCCO RETROCESSIONI E ALGORITMI. “Fra le 16 società che lo hanno chiesto c’è anche il Lecce. Ma noi abbiamo chiesto due retrocessioni in caso di stop, non l’annullamento totale. Come Lega A dobbiamo salvaguardare gli interessi dei nostri associati. Qualora non si potesse concludere sul campo vorremmo che ci fosse una strategia meritocratica. La priorità resta però, ovviamente, giocarsela sul campo. Se invece in B non si dovessero disputare i playoff sarebbe impensabile che venga promossa una squadra che non li ha fatti. In quel caso le retrocessioni dalla A non potrebbero che essere due“.
5 SOSTITUZIONI. “Accettiamo con attenzione le innovazioni, anche se personalmente non avrei cambiato le regole in corsa. Credo che si debba aprire e chiudere un campionato con le medesime norme, a prescindere da eventi sopraggiunti. Abbiamo due giocatori per ruolo, ma partiamo con un handicap non indifferente a livello di risorse, se si pensa che due anni fa giocavamo in Serie C. La proposta è stata accettata, quindi dobbiamo adeguarci”.
CONTRATTI. “E’ una situazione che andrebbe rivista a monte. I giocatori in prestito e in scadenza hanno bisogno di una norma ad hoc per stare tranquilli. Non ci può essere una trattativa singola, ma una regola generale per evitare che sia falsato il campionato. Sono certo che gli organi competenti agiranno. Una squadra che ha ad esempio otto giocatori interessati se non trova l’accordo rischia di ripartire con organico ridotto al cospetto di altri che invece si sono accordati liberamente. L’unica strada è quella direttiva che sia uguale per tutti”.
Non capisco perché siamo penalizzati, con il cambio di 5? le altre hanno una rosa più ampia, di livello superiore sulla carta. È anche vero, ma io credo ai nostri ragazzi, che questa differenza non ci sarà. Perciò piena fiducia alla squadra, che sicuramente si faranno apprezzare. E finiamola di piangerci addosso tutte le volte.