La decisione di riaprire i centri sportivi amatoriali arriva per prima dal presidente abruzzese Marsilio. Ma sarà un calcetto tra amici completamente diverso.

Mezza Italia, o quasi, attende novità dal Governo per tornare a divertirsi con l’amatissimo calcetto tra amici. Non c’è ancora una data: doveva essere il 15, più probabilmente sarà il 22 se non addirittura il 29. Ma c’è chi ha deciso di anticipare tutti. Si tratta dell‘Abruzzo, che grazie all’ordinanza firmata dal presidente Marco Marsilio riapre i campi di calcetto.

Ma sarà un calcetto ben diverso da quello che tutti ricordavano a L’Aquila e dintorni. E non tanto perché per entrare negli impianti bisognerà non superare i 37,5 ° di temperatura corporea. Nemmeno perché si entrerà scaglionati e già in tenuta da gioco, o perché saranno vietate le docce in loco.

La Regione Abruzzo ha infatti aggiunto al decalogo delle regole da seguire, anche alcune strettamente relativi alla partitella, le quali ne vanno a snaturare l’essenza. Non si potrà sputare o starnutire se non in un fazzoletto. Non si potrà recuperare stesi o seduti sul campo da gioco. Non si potrà prendere il pallone in mano, ed il portiere potrà farlo solo con guanti regolarmente igienizzati.

Ma soprattutto saranno vietati contrasti, scivolate e marcature ravvicinate, “a uomo” per intenderci. Punti che sarà molto difficile rispettare per l’intero arco di una partita tra amici.