Il match di Coppa Italia di ieri sera ha dato indicazioni contrastanti a mister Liverani. Da un lato i rossoneri prossimi avversari hanno risorse corte, dall’altro sono apparsi in ottima forma.

La semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan ha avuto spettatori interessati non solo tifosi bianconeri, rossoneri e appassionati in genere. Ma, anche e soprattutto in ottica Lecce, mister Fabio Liverani, attento osservatore dei prossimi due avversari in Serie A.

In particolare sotto la lente d’ingrandimento c’era l’undici di Pioli, contro il quale il 22 giugno vi sarà la ripresa delle ostilità per Mancosu e compagni. Di positivo, dal punto di vista leccese, c’è sicuramente il fatto che le risorse rossonere sono centellinate. Al Milan mancherà infatti l’uomo su cui pesa interamente il peso dell’attacco, Zlatan Ibrahimovic. Senza il quale, e lo si è visto anche ieri, i meneghini perdono incisività in zona portiere avversario.

Dubbi anche al centro della difesa, dove rischiano di saltare il Lecce Musacchio e Duarte, con i soli Romagnoli e Kjaer disponibili tra i “grandi” al centro. Ma è una rosa corta in generale quella rossonera, a dispetto del nome di un club che resta attrezzato, ma con una panchina corta. A dimostrarlo il fatto che in un match pur molto importante, due dei cinque cambi sono stati riservati a giovanissimi come Colombo e Saelemaekers. Il tutto complici le squalifiche di Hernandez e Castillejo, certo, ma che fa comunque specie considerando la caratura del club.

Milan a pezzi, dunque? Forse solo sulla carta. I rossoneri sul campo hanno infatti sofferto soprattutto all’inizio, per poi alla lunga prendere le misure alla squadra più forte d’Italia e sfiorare anche il vantaggio. Al netto di un’inferiorità numerica arrivata già al minuto 17. Magari non sarà una versione smagliante del Milan quella che andrà in scena al Via del Mare. Ma di certo Liverani si troverà di fronte una squadra ben più compatta di quella vista all’andata.