Il neo-acquisto dei giallorossi è considerato tra i principali giovani talenti in madrepatria, dove ha spesso ritardato la consacrazione tra i big pur vantando numeri importanti.
E’ Marcin Listkowski il primo acquisto internazionale dell’era Corvino-bis. In mano del Lecce già da quasi due settimane, il club salentino lo ha ufficializzato quest’oggi, dopo firma e visite mediche svolte subito seguenti il suo approdo nel Salento. Ve lo avevamo già presentato per bocca del collega suo connazionale Mateusz Janiak, che tanto lo ha seguito negli anni al Pogon Szczecin. Ora ne andiamo a descrivere nel dettaglio caratteristiche, qualità e possibile collocazione tattica, ripercorrendone la carriera.
ORIGINI. Listkowski nasce a Rypin, cittadina della Pomerania, nel cuore della Polonia, il 10 febbraio 1998. Dopo i primissimi anni di avvicinamento al calcio nelle scuole calcio locali, il neo giallorosso si spostò nell’estremo occidente del Paese polacco, a Szczecin, conosciuta in Italia come Stettino. E’ lì che ha fatto tutta la trafila con il Pogon, tra i club storici della propria nazione in quanto, pur non avendo mai vinto un titolo, vanta diverse partecipazioni nelle coppe europee. E nelle giovanili rossoblu si è messo subito in mostra, fino a guadagnarsi un ruolo da protagonista con l’Under 19 quando, appena 16enne, fu lanciato nella mischia delle finali per il titolo nazionale di categoria. Partecipando a una grande rimonta nei quarti con il Belchatow, poi vinti ai rigori.
ESORDI. Nonostante la giovanissima età, per lui le porte della prima squadra erano prossime. E l’esordio arrivò già la stagione successiva, quando il tecnico Czesław Michniewicz, attuale tecnico dell’Under 21 polacca, gli diede fiducia. Solo due apparizioni a fine campionato. Scampoli di match, insomma, ma è nel 2015/16 che il nemmeno maggiorenne Listkowski, tra le maggiori promesse del calcio polacco, venne lanciato con continuità in Ekstraklasa, la A polacca, pur continuando a far parte delle giovanili. A fine anno furono 24 presenze e un contributo importante, in termine di minutaggio e prestazioni, alla causa Pogon.
EQUIVOCO TATTICO. Va detto che quello degli esordi era un “altro” Listkowski. Il classe ’98 veniva infatti considerato una seconda punta vera e propria. Al massimo attaccante esterno. Quando tutti si aspettavano un’esplosione tra i grandi, questa ritardò, rasentando gli estremi del flop. In realtà negli anni tra il 2016 ed il 2018 tutti si aspettavano dal giovane Marcin i gol, che non arrivarono: 0 in 39 partite. Frutto sì di prestazioni non all’altezza, sue così come della squadra, ma soprattutto di un equivoco tattico che si palesò ben presto. Listkowski non era infatti il giovane attaccante di talento e capace di fare gol a grappoli visto nelle giovanili. Un po’ tutti i tecnici che si susseguirono al Pogon cercarono di trovargli una collocazione tattica, ma senza fortuna.
RILANCIO IN B. Fin quando non arrivò Marek Papszun, che lo chiamò a rilanciarsi nella B polacca, al Rakow Czestochowa. Il nuovo tecnico scoprì le vere caratteristiche di Listkowski, arretrandolo sulla linea dei centrocampisti, in posizione centrale. Da regista riuscì così ad esprimere al meglio tecnica, visione di gioco, rapidità anche pressato e grande personalità. Riuscendo a ritrovare anche il gol perduto, con 3 centri in 32 gettoni.
PROTAGONISTA AL POGON. A fine stagione 2018/19 ecco così il richiamo della casa madre, e stavolta è stata un’altra storia. Il nuovo Listkowski non è sì riuscito ad esprimersi al top, ma solo a causa di un andamento di squadra non esaltante. Sul piano personale è però risultato tra i migliori del ruolo nel suo campionato, risultando titolare inamovibile e saltando appena 5 partite, con nel complesso 33 presenze e 2 centri. Attirando, di conseguenza, l’interesse di diversi club europei.
NAZIONALE. Come per il Pogon, anche per l’accademia calcistica della Polonia Listkowski è stato un continuo riferimento. A 22 anni vanta infatti 39 presenze e 4 gol nelle varie selezioni, essendo stato convocato da tutte le categorie dall’Under 16 all’Under 21, di cui fa attualmente parte. Ed è già nell’orbita della nazionale maggiore, che lo ha più volte attenzionato.
CARATTERISTICHE. Fisico longilineo ma asciutto, il metro e 78 di altezza gli consente di coniugare forza fisica e rapidità. Bravo nello stretto, ha nella tecnica palla al piede e nella velocità nella breve distanza le sue armi migliori. Visto il suo trascorso complicato, potrebbe invece incontrare qualche difficoltà dal punto di vista tattico, aspetto per il quale toccherà a mister Corini sfruttarlo al meglio.
CON CORINI. Avendo giocato da regista negli ultimi due campionati, è presumibile che sia stato scelto da Corvino come innesto in chiave futura per lo stesso ruolo. Attualmente il Lecce vanta Tachtsidis e Petriccione come centrocampisti centrali puri. Resta da vedere se Corini vorrà dargli fiducia come secondo qualora uno dei due partisse, o se cercherà di trattenere entrambi per un futuro meno prossimo.
Vero
I talenti polacchi sono ben altri..
Campagna acquisti piuttosto limitata e basata sul vedremo
Il problema…..
Siamo NOI.
Tifosi
Tecnici
Medici
Opinionisti
Presidenti
Allenatori
Magazzinieri
Addetti alla pulizia…..
Insomma gente dal palato calcistico ” Fino ”
Siamo talmente avanti che riusciamo a dare giudizi di un’acquisto, prima di vederlo giocare….
Simu ” STRAORDINARI “……
🙂 🙂 🙂 🙂 hai ragione!
Bravo…..tutti fenomeni da tastiera.
Mi sembra di rileggere le considerazioni su Vera quando è stato acquistato.
Sto giovanotto ha 22 anni e arriva dalla serie B polacca: davvero dobbiamo aspettarci che tra un mese trascini il Lecce in serie A?!
Ovviamente spero di essere smentito!
Speramu ca nu ete n’addru tachisidis
Ma chi dice che è considerato uno dei migliori talenti del calcio polacco…
In realtà è uno perfetto sconosciuto… di lui solo video riguardanti interviste o palleggi in casa…
Palleggia in casa facendo cadere il pallone ogni 3 tocchi..ma secondo me lo fa apposta non vuole farsi scoprire dai suoi prossimi avversari… speriamo
Aspettiamo nn possiamo fare altro