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GdM – Chironi: “Corvino? Ne sono convinto, costruirà un organico di spessore in grado di lottare al vertice in B”

L’ex portiere giallorosso si racconta a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) parlando a tutto tondo della sua esperienza giallorossa e del nuovo corso targato Corvini.

RICORDI GIALLOROSSI. «Del Lecce resterò sempre grandissimo tifoso, ma era giunto il momento di tagliare il cordone ombelicale. A 23 anni ho bisogno di giocare per mettermi alla prova, per dimostrare che posso fare bene la mia parte, che so sopportare il peso delle responsabilità. La mia scelta è scaturita da queste considerazioni. Ora il mio agente cercherà la soluzione più idonea, una società che sia disposta a darmi fiducia».

UN’ANNATA IN PANCHINA. «Mi è servita per crescere sul piano caratteriale, in quanto non è stato facile dare comunque sempre il massimo, giorno dopo giorno, con la consapevolezza che, a meno di situazioni del tutto particolari, non sarei mai sceso in campo. Inoltre, sono migliorato anche a livello tecnico, perché il lavoro svolto dal preparatore Sassanelli è stato eccellente e perché allenarsi accanto a due portieri bravi, come Gabriel e Vigorito, è molto stimolante».

LECCE IN A. «Ci sono stati innegabilmente molti alti e bassi. La massima serie è un altro pianeta dal punto di vista della cifra tecnica dei calciatori. Per meritarla bisogna essere in grado di limare costantemente i difetti, di perfezionare ogni singolo dettaglio, in quanto ogni minimo errore commesso viene punito dagli avversari. Sono convinto che il Lecce abbia pagato pesantemente il lungo lockdown ed il fatto di essere stato costretto, quando il torneo è ripreso, a giocare ogni tre giorni con una rosa che non era stata costruita in quest’ottica».

CHI L’HA COLPITA DI PIU’? «Due su tutti, Falco e Mancosu. Il fantasista tarantino, con la sua grande cifra tecnica, ha dimostrato di valere ampiamente la categoria, regalando perle del proprio repertorio in molte circostanze. Il capitano, l’ho conosciuto ai tempi della C e mi sono subito chiesto cosa ci facesse un calciatore con le sue qualità in terza serie nazionale. Era assolutamente sprecato. Infatti, si è comportato alla grande sia in B che in massima serie».

VIA MELUSO E LIVERANI, DENTRO CORVINO E CORINI. «Per quel che riguarda il responsabile dell’area tecnica, evidentemente è stato considerato chiuso un ciclo e per aprirne uno nuovo, con presupposti differenti, è stato individuato un professionista navigato e dalle credenziali importanti. Liverani, invece, era stato confermato. Pertanto, ciò che è accaduto dopo suppongo che abbia sorpreso tutti».

LECCE IN B. «A bocce ferme penso che ci siano due garanzie. Una è la società, che è solida, ha programmi seri ed è composta da persone che amano il Lecce. L’altra è Corvino, in quanto conosce il mercato, le dinamiche del calcio ai massimi livelli ed ha una fitta rete di osservatori. Sono convinto che costruirà un organico di spessore, in grado di lottare al vertice tra i cadetti, portando in seno al club salentino anche ragazzi talentuosi, che potrebbero costituire una futura plusvalenza, come ha fatto in passato, sia in seno al sodalizio giallorosso che a Firenze ed a Bologna”.

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