Lecce-Cremonese, le pagelle: il fantasista giallorosso va a sprazzi ed è poco consistente. Delude ancora Majer, non il greco che trascina il centrocampo.
LECCE:
Gabriel 6,5 – Diciamolo, sui due gol lombardi non era colpevole, ma neppure del tutto esente da una benché minima responsabilità. Quella reattività a cui ha abituato i tifosi la si è vista però tutta in una ripresa da fenomeno. Due interventi, su Terranova e Ciofani, che evitano il beffardo terzo gol ospite
Adjapong 6 – Torna dopo lo stop forzato causa quarantena e dà verve ad una corsia destra finalmente con un padrone “naturale”. Si propone sempre e crea tanto finché ne ha, ovvero fino a pochi minuti dal novantesimo. La generosità gli fa pagare parecchio in fase di rifinitura: al cross deve migliorare parecchio
Lucioni 5,5 – Passo indietro del capitano rispetto alle precedenti, sontuose o giù di lì, uscite. Stavolta “lo zio” soffre un attacco, quello ospite, decisamente pesante. Non tanto nell’ottimo primo tempo, quanto in una ripresa in cui è surclassato sulle palle alte
Dermaku 6,5 – Rispetto al compagno di reparto paga in rapidità e concede qualche metro a Strizzolo, ma si rifà alla grandissima su ogni palla alta. E’ l’unico che riesce ad impattare la possente linea offensiva di Bisoli, sbrogliando più di un cross pur tra i mille patemi. E soprattutto ha l’abilità e la prontezza di bagnare l’esordio con un gol da punta, riaprendo il match
Zuta 6 – Un vero guerriero, mette in campo cattiveria per sé e per i compagni troppo compassati soprattutto nel primo tempo. Un paio di suoi interventi rudi intimoriscono i precedentemente lanciatissimi Violini, facendoli arretrare e tornare sulla terra. Può però fare meglio in avanti, e commette anche un errore in copertura su Terranova che sfiora il tris
dall’87’ Calderoni sv
Henderson 6 – Corre avanti indietro, a destra ed a sinistra, forse spesso senza punti di riferimento anche per sé stesso. Dopo un primo tempo così e così sul centro destra, spostato dal versante opposto inizia ad essere finalmente spina nel fianco degli ospiti. Crea un sacco di ottime azioni, salvo perdersi un po’ troppo spesso in zona gol o al momento del passaggio decisivo
Tachtsidis 7 – Non c’è niente da fare, è insostituibile ed è quello che, in maglia Lecce, probabilmente può fare la differenza più di chiunque altro. Il greco è osservato speciale dagli avversari, e soffre nel primo tempo. Poi, quando sale in cattedra, è devastante pur giocando in mediana praticamente da solo, scodellando a destra ed a sinistra ed ergendosi a diga
Majer 5 – Lo sloveno sta attraversando un periodo di grandissima difficoltà di riadattamento alla B, ora è una certezza. Spaesato dall’esperimento-regia, è apparso in grandissima difficoltà anche tornato mezzala. Qualche buona apertura, un giro palla macchinoso e soprattutto l’errore di gestione che porta alla punizione dello svantaggio
dal 46′ Stepinski 6 – Non è ancora il bomber di caratura superiore di cui il Lecce avrebbe così tanto bisogno, ma oggi il suo ingresso in campo ha cambiato il match. Due ottime sponde, una vale il pareggio e l’altra è clamorosamente sprecata da Falco. Non incanta soltanto alla conclusione, sfiorando due gol comunque difficili
Falco 5,5 – E’ la fonte del gioco giallorosso, a lui sono affidate le idee offensive e talvolta, se non quasi sempre, paga le eccessive responsabilità. Gioca un’infinità di palloni, qualcuno lo perde di troppo ma la maggior parte li gioca in modo intelligente. Ha il demerito di fallire un rigore in movimento che sarebbe valso i tre punti
dal 79′ Bjorkengren 5,5 – Dentro nel momento-clou ed il Lecce arretra. Non ha ancora la personalità ed il carattere per certi palcoscenici, ma può guadarseli
Coda 7 – Un tempo da fantasma o quasi, in cui si muove tanto e spreca qualcosina di quel pochissimo che gli arriva. Ha bisogno di qualcuno che riempia l’area di rigore con lui, e quando ce l’ha diventa un mostro. Produce palle gol a ripetizione e scaraventa rabbiosamente in porta il suo primo gol in maglia Lecce, che vale il pari
dal 79′ Pettinari 5,5 – Attesissimo al ritorno al Via del Mare, da lui ci si attendeva di più visto il momento della partita. Qualche buona giocata, qualche pallone troppo lento ma soprattutto un cross di Paganini solo da spingere il gol non colto
Listkowski 6 – Parte bene così come tutti i compagni, sebbene tra i tanti è il meno appariscente in fase offensiva. Una bellissima discesa non sfruttata dai compagni gli costa l’infortunio. Esce anzitempo tra i primi applausi
dal 20′ Paganini 6 – Entra in campo per Listkowski a freddo, ed infatti non si vede mai. Dopo quasi un’ora di cincischiamenti ed errori talvolta grossolani negli ultimi metri, per poco non diventa l’eroe del match. Prima inventa dal nulla per Pettinari che non coglie, poi di testa la mette sotto l’incrocio, ma Volpe si guadagna le copertine
All. Corini 6 – Impossibile dare più che una sufficienza risicata al mister, alla luce di quanto visto soprattutto nella prima frazione. Il Lecce del primo tempo è la fotocopia di Brescia: pallino del gioco in mano, lentezza, inefficacia in area avversaria e confusione difensiva. Poi il cambio modulo e finalmente le qualità singole sfruttate, favorite dall’appoggio del pubblico: che il futuro giallorosso non passi dal 4-3-3?
CREMONESE:
Volpe 7 Fiordaliso 5,5 Ravanelli 5,5 Terranova 6 Crescenzi 5,5 (69′ Valeri 6) Valzania 6,5 (88′ Zortea sv) Gustafson 6 Deli 6 (69′ Castagnetti 6) Gaetano 7 Strizzolo 5,5 (56′ Bonaiuto 6) Ceravolo 5,5 (56′ Ciofani 6,5) All. Bisoli 6
Mi chiedo se capite veramente di tattica.
I due esterni bassi, Zuta e Adyapong dimostrano di essere giganti rispetto ad altri. Prego: togliere gli occhiali.
Perfetto, Corvino.
Mayer non è in forma forse avrebbe bisogno di un po’ di riposo per quanto riguarda Falco per me è forte quando gioca largo a sinistra dietro le punte vedo meglio Mancosu anche se purtroppo non c’era
Che fatica però …. Domenica a Cosenza ne prendiamo 3
Andrea i pessimisti come a te è meglio che tifino Inter Juve milan
Titolo un po’ troppo enfatico
Bisogna insistere con il modulo 4 31 2
Dermaku un muro
Valutare un giocatore (Pettinari) in soli 10 minuti è fantastico
L’ha detto chiaramente Coda nell’intervista post partita: modulo 4 3 1 2 quello più adatto ai calciatori ed “il mister lo ha subito capito”. Quasi subito aggiungo io…