Calcio Lecce
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

QdP – De Canio: “Ammiro questo Lecce, complimenti a Corini per il gioco che ha dato alla squadra”

L’ex allenatore giallorosso, Luigi De Canio, ha parlato a Il Quotidiano di Lecce (intervista di Antonio Imperiale) del Lecce di oggi.

CORVINO SEMPRE AL LAVORO. «Era il mestiere di Corvino nella sua prima esperienza leccese. Ogni volta che si retrocedeva dalla A, organizzava la squadra per l’immediata ripartenza. Ed erano subito promozioni».

LECCE-REGGIANA SU DAZN. «Con un pizzico di emozione per via dei segni leccesi che mi ha sciato il tempo, con una straordinaria ammirazione per il gioco che Corini è già riuscito a tessere con la squadra, fluido, pratico, divertente e spietato. Mi hanno entusiasmato la dimostrazione di forza importante, la personalità, la sicurezza con le quali la formazione giallorossa ha gestito la partita contro un avversario che non rinunciava mai a giocare. Il gol segnato subito ha messo inevitabilmente tutto in discesa, ma il Lecce ha continuato ad esprimere sempre tanta qualità con terminali importanti, con un Coda inesorabile, in un attacco che aspetta ancora un bomber del valore di Pettinari, che seguivo già quando allenavo nel Salento e seguivo con attenzione le squadre Primavera e dovevamo fare i conti con le spese di gestione».

OBIETTIVO CODA. «Ne parlavo con un suo procuratore Ciro Caruso, ex stopper che avevo avuto come calciatore. Allenavo in A e non mi sembrava ancora maturo per la categoria. Dopo i tre gol ha ammesso spontaneamente, un certo ritardo sulla via della serie A. Una auto ammissione che gli fa onore sul piano dell’onestà intellettuale. Ma ha sempre segnato e regalato promozione alle sue squadre. Adesso è davvero al top delle sue enormi potenzialità. Mi piace anche il polacco Stepinski e Corvino si è regalato anche il giovane Rodriguez che scopriremo. Corini ha davvero tanta bella abbondanza davanti. Ed il suo gioco poi manda in gol un po’ tutti. Considerato che si sono affacciati già alcuni ragazzi della Primavera, la rosa del Lecce è davvero abbondante. L’abbondanza è un bene prezioso in un campionato lungo, con partite ravvicinate. A volte può creare problemi, il Lecce ha tutto però per gestire al meglio ogni situazione».

UN LECCE FORTE. «La società con un presidente capace come Saverio Sticchi Damiani, con l’esperienza e la saggezza di Corvino, ha avuto il merito di aiutare i giocatori-chiave a superare gli iniziali problemi psicologici legati alla retrocessione. Ha agito con stile e con determinazione. E allora riecco un grande Mancosu, l’uomo che fa la differenza, vero capitano che ci mette il cuore e che sa essere al servizio del gioco e dei compagni, quattro assist sulle sette reti segnate la dicono lunga. Mi piace citare un episodio in particolare verso la fine della partita, quando da attaccante poteva cercare il gol e invece da leader di valore ha preferito provare a mandare in gol il compagno Adiapong, un difensore. É un capitano, Mancosu, degno di quella fascia. Ho visto sul sorriso di Tachtsidis, bravissimo nel suo ruolo di regista, la serenità ritrovata. E anche l’estroso Falco ha fatto festa con tutti i compagni, quasi un grazie per la targa ricevuta dalla società per le sue cento partite in giallorosso»

REGGIANA SCARSA? «La Reggiana è una formazione che ama giocare e non ha mai fatto ostruzionismo, ha cercato anche di riprendersi la partita nonostante il gol a freddo ed il doppio svantaggio iniziale, è stata sempre una squadra viva, e non è un caso che anche Gabriel si sia ritagliato il suo ruolo di protagonista. Questo peraltro a chi rimproverava al Lecce di infierire sul piano del risultato deve far capire che il fatto che i giallorossi si siano esaltati sino alla fine, è, insieme un segno della straordinaria condizione di una squadra che è un misto straordinario di corsa, tecnica, ed esperienza, e del rispetto che ha avuto per l’avversario».

LECCE A DUE PUNTI DALL’EMPOLI. «L’Empoli storicamente è un po’ come il Lecce, ha una gestione ottimale, in B sempre grande protagonista, poi un po’ di anni in A e la capacità di risalire. Fra le altre retrocesse la Spal manda già i suoi segnali, ma ci sarà anche il Brescia, il Chievo una sorta di prova del nove per i giallorossi, e poi ancora Frosinone, Salernitana, magari il solito Cittadella. E ancora altre. Questo Lecce spumeggiante, bello ha la mentalità per vincere in tutte le componenti. Poi, come dicevo già al grande Semeraro, sarà importante attrezzarsi per la stabilizzazione in serie A. Il Lecce merita di farne la sua casa».

Subscribe
Notificami
guest

4 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Grande mister

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

De Canio persona seria e preparata, meriterebbe una panchina almeno in B, troppi presunti geni e innovatori sto vedendo negli ultimi anni.

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Grande mister!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
3 anni fa

Tra A e B ci sono almeno una decina di allenatori che de canio si metterebbe in tasca tranquillamente

Articoli correlati

Quello di maggio potrebbe essere un mese memorabile per la formazione nerazzurra....
Buone notizie per i brianzoli in vista della trasferta nel Salento di sabato pomeriggio...
Sono terminati i lavori del ponte Ciolo a Leuca, un luogo simbolo del Salento che...

Dal Network

La gara di venerdì sera dello stadio Benito Stirpe è importante per i destini futuri...
L'ex campione del mondo da giocatore con l'Italia nel 2006, prende il posto dell'esonerato in...

Altre notizie

Calcio Lecce