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Coda è tornato implacabile nel segno del “tre”: il Lecce accelera col suo bomber

Hispanico realizza la terza doppietta consecutiva, a cui corrisponde la terza vittoria del Lecce. Dopo Reggiana e Chievo, anche il Venezia si è arreso alla sua, inesorabile, legge.

La terza doppietta che vale il tris di successi mai raccolto quest’anno dai giallorossi in campionato. Massimo Coda si riprende letteralmente il Lecce sulle spalle e lo fa anche nello scontro diretto della 29°giornata, caratterizzato dai due colpi di spada dell’Hispanico. Prima l’inzuccata vincente su cross di Majer a castigare Pomini e, sul 2-2, la pesantissima palla depositata in rete dopo il calcio di rigore guadagnato da Pisacane, altro gladiatore di giornata.

COLPACCIO. Per la prima volta in carriera, Coda realizza tre doppiette consecutive e lo fa nella stagione del rilancio dopo lo svincolo dal Benevento. La serie positiva di cinque gare in gol (con sette reti totali) tra ottobre e novembre è stato quasi un record, ma ora, a nove gare dalla fine, lo score dell’attaccante assume connotati ancor più importanti. Ogniqualvolta si parla del 9, è bene ricordare che Pantaleo Corvino lo ha accolto a costo zero dopo la fine della relazione con la compagine sannita. A Lecce, Coda è rinato e, a 32 anni, è tornata la voglia di sognare la chance in Serie A dopo le parentesi con Parma e Benevento.

NUMERI. Grazie ai due gol odierni, Coda rinsalda la prima posizione nella classifica cannonieri del campionato e stacca di 3 reti Mancuso dell’Empoli. Solo poche giornate fa parlavamo di un Coda in appannamento rispetto a Mancuso e Forte, punte che facevano la voce grossa. Lo Squalo, causa infortunio a gara in corso, non ha potuto ben figurare contro il centravanti giallorosso. Il tre è il numero che rappresenta il momento di Coda. Il record personale di gol in Serie B è infatti lontano di 3 soli timbri. Con il Benevento, nella stagione 2018/2019, Coda fece 21 in 34 presenze. Ora il bottino è di 18 reti. E nove altre gare per volare.

PARTECIPAZIONE AI GOL. Rispetto alla stagione di Benevento, il contributo di Coda è ancor più importante se si analizza la speciale classifica di partecipazione alle reti (somma di gol più assist). L’attaccante del Lecce ha tracciato un solco dietro a sé. I 26 “punti” (18 gol più 8 assist) primeggiano nettamente sui 18 di Mancuso (15+3) e sui 17 del compagno Mancosu (8+9). Fuori dal podio Tutino (10+6). Due anni fa, nell’annata delle 21 segnature, gli assist furono “soltanto” 5. Il record “punti” è già eguagliato. “Puoi sbagliare la moglie ma non l’attaccante e il portiere di una squadra”, sanciva Corvino in sede di costruzione della squadra. Comunque vada il finale di campionato, non ci sentiremo mai di dire che il direttore tecnico abbia fallito con Massimo Coda.

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