Il centrocampista svedese è atteso dalla conferma dopo una stagione dove si è imposto pian piano nelle gerarchie del Lecce.
John Björkengren, corsa e sacrificio a disposizione della mediana giallorossa. Marco Baroni, quando valuterà tutti gli elementi a disposizione per costruire la sua rosa, non potrà trascurare l’apporto dello svedese. Il 22enne, prelevato dal Falkenbergs, ha iniziato la stagione con lo stop forzato causa Covid. La lunga assenza dai campi però non ha annullato le ambizioni di John che, una volta recuperata la condizione fisica si è conquistato la titolarità nel terzetto disegnato da Eugenio Corini. Nel 2-2 con il Brescia è arrivato anche il suo (unico) gol in campionato, gesto tecnico che non fa parte del principale campionario di Björkengren, collante tra i reparti e utilissimo in fase di ripiegamento.
Da Björkengren ci si potrebbe attendere dei passi in avanti nella seconda stagione italiana, dopo l’ambientamento del campionato passato. Sotto contratto fino al 2023, lo svedese, valutato 1 milione di euro, è uno dei patrimoni del Lecce. In ritiro, Baroni, con uno sguardo attento, definirà attentamente le gerarchie.
Buon giocatore ma deve migliorare tanto..spero che Baroni sia il mister giusto per farlo crescere tatticamente ma soprattutto con la personalita’..l’anno scorso ha mostrato troppa timidezza specie con la presenza in campo di taxi e mancosu..segno questo che e’ un giocatore che sente il peso dellle gerarchie..se crescesse potrebbe dare molto.di piu’ al Lecce anche in chiave realizzativa..speriamo sia stato.un problema di adattamento..e’ giovane e con Corini immagino abbia avuto problemi anche di comunicazione..John parla un ottimo.inglese..Corini no e questo va considerato nelle squadre di oggi dove ci sono tante nazionalita’ differenti..
Inglese? Cosa c entra Corini?. A parte che aveva il collaboratore tecnico che gli parlava ottimamente in inglese pertanto non è quello il motivo.. pure Cheva non capiva un tubo di italiano ma purtroppo la personalità non dipende dal linguaggio usato??
concordo con te..la personalita’ non dipende dalla lingua..dico solo che un ragazzo piu’ timido in un paese non suo. ha bisogno di ruferimenti e la lingua e’ un problema..ti parlo per esperienza personale..un interprete aiuta ma non e’ la medesima cosa..qualcuno ne soffre di piu’ e credo possa essere il suo caso..ora speriamo che abbia superato il primo impatto dell’ambientamento e tiri fuori piu’ grinta..a me non dispiace come giocatore, anche se deve crescere tanto
Uno dei pochi che quest’anno è sempre andato negli spogliatoi con la maglia impregnata di sudore, contro ogni cliché tipico italiano, sempre sopra la sufficienza, adattato in più ruoli e la sua compagna gioca nel Lecce woman….
Chapeau ?
Bjorkengreen una bella rivelazione
Continue Comme Ça ??
Ora come ora il posto giusto per lui è in panchina. Farà la riserva di Majer o Blin.
Sa fare discretamente solo una fase. Deve migliorare parecchio, altrimenti non serve a una squadra che punta a vincere il campionato.
Tra Rodriguez, Hjulmand e Listkowski (i giovani stranieri presi lo scorso anno) per me è il meno forte.
Confermo, manca tanto di personalità nell iniziativa di tirare in porta da fuori o cmq tentare una giocata personale mai fatta ? che per un centrocampista moderno è imprescindibile!
Se si conferma e anzi migliora ne vedremo delle belle.
Ha disputato un buon campionato che gli vale come esperienza per il prossimo dove, se tutto va bene, può solamente migliorare anche perché è un ragazzo serio, umile e sempre pronto a mettersi a disposizione del mister e guarda al bene della squadra prima che ai propri interessi personali. Bene così.