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Giambene (Dazn): “L’unico obiettivo del Lecce è la Serie A. Lì il vento cambia in fretta”

La redazione di PianetaSerieB ha chiacchierato con Claudio Giambene, giornalista di Dazn che ha seguito le sorti del Lecce negli scorsi mesi.

DOVE PUO’ ARRIVARE IL LECCE.In A, che è l’obiettivo della squadra già dall’inizio dello scorso campionato. Sticchi Damiani ha detto di voler raggiungere la massima serie entro 3 anni, chiaramente l’anno scorso non poteva andare già bene e, per vari motivi ed errori commessi durante la stagione, la promozione è sfumata. Ad oggi le possibilità ci sono ugualmente, però bisogna vedere se questa squadra riuscirà a mantenere quello che sta facendo adesso, con un Di Mariano in forma strepitosa e dando solidità dietro e fantasia davanti. L’anno scorso ci sono stati tanti momenti così, ricordo che ad inizio ottobre il Lecce aveva fatto una serie di vittorie consecutive, tra cui il 7-0 alla Reggiana. Il problema è sempre stata la continuità; la marcia in più quest’anno, assente la stagione passata, che vuol dire tantissimo è avere lo stadio del “Via del Mare” pieno. La voce dei tifosi giallorossi si fa sentire”.

CAMBI TATTICI DA CORINI A BARONI.Sicuramente è una variante tattica più vicina allo stile di Corvino. Lui parte dall’idea, quasi come un dogma, che il 4-3-3 sia lo schema migliore per esprimere le potenzialità di una squadra, quindi cerca giocatori in quel senso sul mercato. L’anno scorso si è creato un po’ un problema perché Corini non voleva giocare con il tridente, essendo fortemente convinto che il trequartista fosse più funzionale alla rosa a disposizione. Ha anche provato all’inizio a partire col 4-3-3, ma come detto riteneva che con questo modulo le cose non andassero bene. Con Baroni non c’è dubbio: ha utilizzato a Reggio Calabria questo schema con ottimi risultati e quest’anno per il momento le cose sembrano funzionare. Dico per il momento, perché a Lecce il vento cambia in fretta (ciò è proverbiale). Quindi, per certi versi, bisogna stare attenti e avere calma nei giudizi: ricordo che dopo le prime tre partite il Lecce sembrava in crisi, a maggior ragione alla luce del 3-0 di Cremona”.

VICENDA MANCOSU.Se Marco non avesse avuto quello che ha avuto, probabilmente le loro strade si sarebbero separate prima. In realtà l’anno scorso quella vicenda ha segnato umanamente tutti, professionalmente secondo me le strade di Mancosu e del Lecce avrebbero dovuto separarsi nell’estate del 2020 perché quella era la fine di un percorso. Diciamo che lì la società ha fatto la scelta di provare a trattenere il giocatore, pensando alle conseguenze tecniche di una sua partenza; però non è stata un’operazione giusta in quel momento e credo che la stessa società, alla lunga, se ne sia pentita. Poi purtroppo quando entrano in mezzo i procuratori su certe vicende, e non parliamo di professionalità e persona di Marco su cui tutta Italia può testimoniare quanto sia un esempio su ogni fronte, ma di carriera, di mercato, di contratto, bisogna fare troppi confronti. Lui alla fine voleva andarsene da un anno abbondante e ciò è stata la conseguenza di quanto non era successo la stagione precedente”.

 

 

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Luca
Luca
2 anni fa

Proabilmente se ci fossimo liberati dai senatori lo scorso anno saremmo stati piu gruppo. La serie A ha fatto male a troppi giocatori hanno pensato di essere da serie A, invece guardiamo ora dove giocano.

RDN
RDN
2 anni fa

Da noi ce sempre vento..non x niente e’ salento…poi ci pensano a farlo alzare I soliti dirigenti ds ed allenatori da tastiera che abbiamo ..fenomeni da circo a lecce, ma ce nde sai

Commento da Facebook
Commento da Facebook
2 anni fa

Mancosu e Taxidis sarebbero dovuti andar via già dalla scorsa stagione, insieme a Falco…non c’erano più con la testa. Ed il primo in particolare ha fatto danni.

Massimo
Massimo
2 anni fa

È UN GIOCATORE AL TRAMONTO.MA LO RICORDEREMO SEMPRE !

Maurizio t
Maurizio t
2 anni fa
Reply to  Massimo

Si, per i rigori da fesso che tirava. Non certo era una bandiera come si considerava, ma un mercenario come tutti. Dopo la retrocessione in b, l’ avrei mandato via a calci, altro che aspettava una chiamata dalla serie A, poi non l’ha cagato nessuno e ha fatto finta di dire che per lui la carriera l’avrebbe potuta terminare a Lecce. I leccesi nu su fessi Mancosu, mancu sia Maradona.

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