Tanti sorrisi salentini nel confronto casalingo con i sanniti, avvenuto appena una volta in Serie B dopo tantissima C.

Sarà big match casalingo domenica per il Lecce, che attende il Benevento. Un faccia a faccia che, soprattutto in epoca recente, ha svolto il ruolo di scontro diretto per i piani alti della classifica, e così è anche per questa stagione. Le due formazioni si sono affrontate 11 volte nella loro storia nel Salento tra Serie B e C1.

Il bilancio sorride ai giallorossi salentini: 8 vittorie a 0, più 3 pareggi. La primissima fu un match di Serie B 1936/37, che si concluse a reti bianche. E la terza serie sarà lo scenario dei testa a testa per i successivi 80 anni visto che solo qualche anno fa le Streghe sono riuscite ad assaporare il calcio dei primi due livelli nazionali. Per assaporare il primo successo ai salentini basterà attendere il secondo confronto, quello del 1949 con Stabellini match winner.

Nel ’50-’51 il successo locale con maggior scarto (4-1), mentre nel ’75-’76 il Lecce vincerà ancora 1-0 grazie a Fava salutando la B, e con essa il Benevento, addentrandosi nel miglior quarantennio della propria storia. La caduta a tavolino in Lega Pro rimetterà le due compagini di fronte a giocarsi il salto in B. Nel 2013/14 doppio 2-0 interno dei salentini: in campionato ci pensano Amodio e Diniz, ai playoff Ferreira Pinto e Zigoni spegneranno il sogno campano senza riuscire a realizzare poi il proprio.

Il Benevento riuscirà a brindare alla B per la prima volta nel 2016, nonostante il ko dell’andata al Via del Mare. Un 2-1 con gol di Ciciretti, doppio Curiale (negli unici veri lampi salentini) e magia su punizione ancora di Ciciretti annullata per la furia di Di Somma, ds sannita e grande ex difensore apprezzato al Via del Mare. Nella stagione 2018/19 ecco finalmente Lecce e Benevento di fronte in B. Dopo tante gioie locali di fila arriva l’1-1, con l’ex Mancosu raggiunto da uno che, oltre ad aver contribuito all’ultima promozione beneventana in A, farà tante fortune anche sul versante salentino, ovvero Massimo Coda.