Resta in contatto
Sito appartenente al Network

Approfondimenti

Scommesse da vincere per centrare la salvezza: il nostro voto al mercato del Lecce

Il calciomercato estivo del Lecce si è chiuso senza arrivi sul fotofinish. Nelle ultime ore di sessione, il club, dopo l’acquisto di Oudin, ha cercato invano di piazzare degli esuberi. Ventidue operazioni in entrata tra prima squadra e settore giovanile, centrate nonostante un budget nettamente minore rispetto alle concorrenti, consegnano a Baroni una squadra sufficientemente attrezzata.

I continui rimbalzi tra rumors e trattative lasceranno lo spazio al pallone che rotola. Anche se nell’atipica stagione 2022/2023 il pallone rotola ormai da tre settimane, la fine del calciomercato coincide ovviamente con le valutazioni dell’operato della direzione tecnica. Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera hanno lavorato alacremente, cambiando radicalmente volto alla squadra allenata da Marco Baroni con ventidue entrate, compresi i giovani scelti per rinforzare la Primavera e, magari, pescare dei nuovi talenti per patrimonializzare.

OCCHIO AL BILANCIO. La patrimonializzazione e la sopravvivenza economica di una società sana sono sempre i capisaldi del lavoro quotidiano di tutto l’assetto dirigenziale dell’Unione Sportiva Lecce. Anche dopo la promozione in A dello scorso anno, prima di ogni altra cosa, anche del successo sportivo, ci sono lungimiranza e attenzione ai conti. La decisione di fare calcio in questo modo con un budget limitato (basta vedere i saldi del calciomercato delle concorrenti) ha complicato, e non poco, il lavoro del responsabile dell’area tecnica. Corvino, indipendentemente dalla piega del campionato che prenderà il Lecce, merita un plauso, anche se, visti i successi nell’esperienza ormai trentennale, il curriculum, fatto di talenti scoperti e lanciati nel grande calcio, parla da solo. Nella composizione della valutazione finale alla direzione tecnica, lavorare in queste condizioni ha dato un voto in più.

SCOMMESSE DA VINCERE. Richiamato quest’assunto, c’è da evidenziare che il Lecce, per centrare l’impresa salvezza, dovrà azzeccare la quasi totalità delle scommesse. La coabitazione delle punte Ceesay e Colombo, alla prima esperienza in A, il rilancio di due centrali di livello mondiale ed europeo come Umtiti (colpo di mercato nella storia del Lecce) e Pongracic, l’impatto nella massima serie di un esercito di debuttanti, confermati e non. I giallorossi, la squadra più giovane del campionato, sono numericamente assortiti. Si ribadisce ancora che il voto alle operazioni di calciomercato va scisso, almeno parzialmente, da quello che sarà il rendimento degli elementi che vestiranno la maglia a strisce giallorosse. Il mercato condotto dal Lecce, fatta la dovuta prefazione, merita un 7 abbondante. Analizziamo in dettaglio alcuni aspetti.

CRITICITA’. Baroni ha a disposizione un Lecce sufficientemente assortito in tutte le posizioni del 4-3-3, dogma che accompagna la squadra da tre stagioni. A centrocampo, non è arrivato il “sostituto” di Normann, il cui ingaggio non è stato formalizzato per problemi burocratici. I giallorossi hanno cercato di tessere la tela per accogliere un centrocampista box to box in più, ma non si sono verificate le condizioni giuste. Se già il destino del Lecce dipende dalla riuscita di rilanci personali e scommesse da vincere, si può dire che a centrocampo si dovrà ridurre ancora il margine d’errore. In uscita, il Lecce non ha piazzato Bjorkengren, fuori dal progetto tecnico. Non hanno trovato una collocazione in prestito neanche i belgi Lemmens e Nizet, destinati a valorizzarsi ancora come fuoriquota nel campionato Primavera.

PORTA OK E DIFESA DA CHAMPIONS. Tra i pali, il successore di Gabriel è Falcone. L’ex sampdoriano, al primo campionato da titolare in A, potrà essere riscattato a 3 milioni (recompra per i doriani a 4). Alle sue spalle, il 2001 Brancolini a parametro zero più Bleve e i giovani Borbei e Samooja. Il pacchetto arretrato, orfano di Lucioni e Calabresi, è stato il reparto più rinforzato nelle ultime fasi di mercato. Certamente, l’arrivo in prestito gratuito di Umtiti, col Lecce che pagherà una somma in base alle presenze del Campione del Mondo, è un colpo-bomba. Recuperare anche parzialmente il francese consegnerebbe a Baroni un plus importantissimo per una difesa dove l’altro elemento all’esame di maturità è Pongracic, esodato dal Wolfsburg. Tuia, Dermaku e Cetin battaglieranno per gli spazi residui a patto di reggere fisicamente. Mentre Umtiti nel 2018 sollevava la Coppa del Mondo, Baschirotto, pagato 350mila euro dall’Ascoli, si trasferiva in prestito in D alla Vigor Carpaneto. Baschirotto, acquistato come alter ego di Gendrey a destra, si sta però ben esprimendo da centrale. Sull’altra fascia, Pezzella ha preso al volo l’opportunità di fare il titolare a Lecce dopo la bocciatura di Frabotta. Gallo, patrimonio da far crescere, chiude il roster.

CENTROCAMPO. Si è già detto delle vicissitudini di mercato che hanno interessato il centrocampo, dove Hjulmand, neo-capitano, sta dimostrando di poter stare in A. I nuovi arrivati Askildsen (riscatto fissato a 2,5 milioni) e Bistrovic (300mila euro pagati per il prestito dal CSKA Mosca) sono giunti rispettivamente per dare corsa e qualità a un reparto dove hanno salutato Majer, Gargiulo e Faragò. Gonzalez è il primo Primavera del Corvino bis a conquistarsi la prima squadra e c’è attesa anche per Samek, classe 2004 pagato 2 milioni. Blin, l’anno scorso in panchina nella prima parte di campionato, è più una sicurezza rispetto all’incognita Helgason. C’è tanta speranza sì, ma anche poco margine di errore. Listkowski, infine, potrà essere un jolly tra centrocampo e attacco.

IMPREVEDIBILITA’ PER FAR MALE. In Serie A, il Lecce spesso dovrà pungere in ripartenza. Nei summit tra Baroni e la direzione tecnica si sarà spesso tracciato il profilo delle ali che dovranno orchestrare gli attacchi. Trattenuto Strefezza, l’ala esperta è Di Francesco (500mila euro alla SPAL). Banda (circa 2 milioni investiti per un potenziale crack) e Oudin, anche se il secondo deve ancora debuttare, senza dubbio daranno un contributo importante. Incassati 2,5 milioni per Coda (1,5) e Di Mariano (1), il Lecce ha ingaggiato tre punte centrali: Ceesay a parametro zero, attaccante di grande sacrificio, Colombo, all’esame di maturità dopo la Serie B, e Voelkerling-Persson, pagato 800mila euro, definito da Corvino “il miglior attaccante del campionato Primavera”. Rodriguez, restato a Lecce con tanta voglia nonostante i diversi programmi del club, avrà una chance per infiammare ancora la tifoseria. Sulla carta, al momento, è difficile eleggere uno degli effettivi a “uomo da sicura doppia cifra”, ma la varietà dei realizzatori dovrà essere un modo diverso per cercare di centrare la salvezza.

4 Commenti
Subscribe
Notificami
guest

4 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Advertisement
Advertisement

Miti

Uno dei tecnici più vincenti del Lecce

Carlo Mazzone

L'ariete d'area del Lecce

Cristiano Lucarelli

Uno degli idoli dei tifosi del Lecce

Ernesto Javier Chevanton

Tra i più grandi prodotti di sempre del settore giovanile

Francesco Moriero

Lo storico capitano del Lecce

Guillermo Giacomazzi

"Beto", uno degli immortali giallorossi

Juan Alberto Barbas

Bandiera e leggenda giallorossa

Michele Lorusso

Uno dei più forti attaccanti giallorossi

Mirko Vucinic

Bomber giallorosso per sette stagioni

Pedro Pablo Pasculli

Altro da Approfondimenti