Massimo Coda è il doppio ex di Lecce e Cremonese che abbiamo scelto per la nostra rubrica settimanale. L’attaccante ora al Genoa ha fatto le fortune dei giallorossi di Baroni, ma la sua scalata a suon di gol iniziò dallo Zini.
Sono passati pochi mesi dal divorzio consensuale tra Massimo Coda e il Lecce. Per raccontare il rendimento del bomber campano, nel Salento divenuto anche assistman, serve il pallottoliere. 44 reti in 72 apparizioni e 19 passaggi decisivi, uno score storico per il due volte capocannoniere in Serie B con la casacca salentina. Coda è stato il primo grande colpo di mercato del Corvino-bis. Il responsabile dell’area tecnica lo ha prelevato a parametro zero dopo la rottura con il Benevento. Memore di altre stagioni ad alti numeri realizzativi, Corvino ha vinto la scommessa Coda. L’Hispanico con il 9 sulla schiena ha conquistato l’arena del Via del Mare e l’apice della Serie A, con tanto di trofeo di miglior giocatore della Serie B 2021/2022, ha suggellato due anni indimenticabili.
I primi gol importanti di Coda però sono stati segnati con la Cremonese. I lombardi acquistarono l’attaccante nel 2008 dal Bologna (che a sua volta lo aveva prelevato dal Treviso) per dargli la prima chance con continuità in Serie C. Il guizzo all’11’ di Cremonese-Legnano 2-1 è il primo gol da pro di Coda, il battesimo del fuoco del guerriero. A Cremona, Coda ha vissuto tre stagioni in Lega Pro. Dopo le 6 reti del 2008/2009, l’anno dopo, a guida Venturato, ci fu la prima doppia cifra: 10 segnature e sicurezza di saper stare tra i grandi. Nel 2010/2011, prima del ritorno al Bologna, 8 gol per un totale finale di 24 in 85 caps.