
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno vi chiediamo di eleggere l’uomo del 2022 del Lecce. Tra la vittoria del campionato di Serie B e le battaglie in corso per mantenere la A, scorriamo l’apporto degli interpreti simbolo
LE NOMINATION.
Gabriel – Il portiere della promozione è risultato decisivo con le sue parate nel rendere la difesa del Lecce la migliore della categoria dando sicurezza al reparto. Non si è superato come nel pre-Baroni, quando subiva molti più tiri, ma la sua assenza si è sentita eccome in occasione dell’infortunio di fine inverno
Falcone – Tra i principali colpi di mercato targati Corvino-Trinchera ci ha messo poco per mettere in chiaro le sue abilità e la sua importanza. Una certezza a protezione della sua porta e mai una sbavatura
Gendrey – Un anno solare, il 2022, caratterizzato da una continua e pazzesca crescita. Non ha pagato il dualismo con Calabresi che anzi lo ha fatto crescere, poi l’impatto travolgente con una Serie A che sembra la sua vera dimensione
Calabresi – Il tuttofare difensivo di Baroni ha tolto più volte le castagne nel fuoco di una difesa che è risultata fondamentale nella corsa promozione. Sempre utilizzato nella fase clou della stagione, si è fatto amare dai tifosi per il temperamento dimostrato
Lucioni – Il capitano ha salutato Lecce in modo trionfale, alzando al cielo la coppa di vincitore del campionato cadetto. Una cavalcata che lo ha visto protagonista di una stagione perfetta, probabilmente la migliore della sua intera carriera
Baschirotto – Senza alcun dubbio la più bella sorpresa del 2022, vista un’età non proprio delle più verdi ed il curriculum che lo ha visto approdare a sorpresa nel Salento. Simbolo della meritocrazia nonché della fame di migliorarsi sempre, ha sommato prestazioni su prestazioni in Serie A fino a divenire titolare inamovibile
Gallo – Dopo Zuta, Vera, Calderoni e Barreca si è messo alle spalle anche Pezzella divenendo il terzino sinistro di riferimento anche in Serie A. Un altro a rendersi protagonista di un 2022 da applausi e soprattutto in continuo crescendo
Hjulmand – Talmente forte da riuscire a far apparire normale un’annata che tanto nella media per lui non lo è stata. Sempre in partita, sempre straripante, sempre trascinante, la sua prima Serie A con la fascia di capitano al braccio è il giusto premio per uno che ha raggiunto la sua dimensione (come categoria) e che tanto altro può ancora fare
Blin – Il guerriero francese ha dimostrato come Baschirotto che la mentalità può davvero essere tutto nel calcio. Vice-Hjulmand per antonomasia, ha invece dato il meglio di sé da mezzala, risultando decisivo per gli equilibri della mediana sia nella volata finale per la promozione che nel cambio di marcia dello scorso novembre
Gonzalez – La più brillante stellina, in termini di età ma non solo, nel firmamento giallorosso. Aveva dimostrato qualità importanti già prendendo per mano la Primavera e portandola alla salvezza, ma è andato oltre diventando clamoroso trascinatore e collante tra centrocampo e attacco anche in Serie A
Majer – Una presenza simbolica (non dimentichiamo gente che ha dato tutto per portare il Lecce in Serie A come Gargiulo, Tuia, Dermaku, Listkowski, Rodriguez o Di Mariano) per colui che ha messo dentro il pallone valso il salto in A. Una meritata chiusura del cerchio per lo sloveno, protagonista di due promozioni e di una salvezza sfiorata
Strefezza – L’uomo che ha fatto fare il salto di qualità al Lecce in entrambe le categorie, e che a sua volta ha beneficiato della piazza giallorossa per esplodere. Strepitosamente prolifico in B, si sta confermando anche nel massimo campionato dove è già miglior realizzatore giallorosso
Coda – Ancor più di quello di Lucioni il suo addio è stato il più sofferto la scorsa estate, soprattutto per ragioni emotive e legate ai numeri in senso stretto messi sul campo dal bomber di Cava. Che, facendo due su due, ha portato il Lecce ancora in vetta alla classifica marcatori salutando da eroe
Colombo – Il classe 2002 ha ancora tutto da dimostrare e si prende l’ultima piazza-nomination possibile anche a nome di compagni che come lui, ma un po’ meno, hanno dato il loro contributo al termine del 2022 come Banda, Ceesay, Pongracic e Umtiti. E’ il più giovane miglior realizzatore al momento in Serie A: numeri che fanno sperare il Lecce per presente e, chi lo sa, futuro
