L’attaccante romeno, al terzo anno con la Primavera del Lecce, ha trovato una continuità realizzativa mai avuta in precedenza

Il momento d’oro della Primavera del Lecce in lotta per la vetta della classifica è il momento d’oro di Rares Burnete. Il 19enne nato a Sighisoara ha raggiunto quota 8 reti in campionato entrando nel tabellino di Lecce-Frosinone 3-2 e staccando il compagno Berisha, fermo a 7, nella graduatoria dei cannonieri di squadra. Ieri è stata la quarta giornata consecutiva in gol per Burnete. Dopo la tripletta segnata all’Atalanta l’Atalanta, le firme sono giunte anche con Verona (in casa) e Napoli.

Il tris di Zingonia ha fatto cadere una sorta di muro. Burnete, l’anno scorso autore di 2 reti più 2 assist in 21 presenze, non segnava da ben nove partite. L’ultimo gol prima di questo poker d’assi risaliva al 3 ottobre, quando il Lecce batté a domicilio l’Udinese. La stagione della svolta della punta conta anche un’altra rete, segnata in Coppa Italia nel 5-0 alla Lazio.

L’esperienza, fa specie usare questo termine per un classe 2004, gioca a favore di Rares, ormai profondo conoscitore dell’ambiente Lecce. Corvino l’ha scovato dal Coltea, squadra che lo ha dirottato in prestito ai settori giovanili di Viitorul e Brasov, ultima tappa prima del passaggio in Italia. Burnete non è mai stato così prolifico. Al primo anno, in Primavera 2, dove fu schierato anche da attaccante esterno, segnò solo 1 volta in 17 apparizioni in un reparto che, al centro, contava su Crone e Oltremarini.