L’allenatore della Fiorentina ha commentato così la vittoria contro il Lecce.

In sala stampa, Italiano si è espresso così: “E’ stata una prestazione diversa, arriviamo da un periodo dove siamo davvero stanchi, soprattutto chi ha giocato tanto in Turchia. Tanti ragazzi erano affaticati, come Bonaventura e Cabral. Giusto non andare incontro a problemi e infortuni. Oggi non siamo stati arrembanti ma alla fine la vittoria è stata legittimata con quelle 3-4 ripartenze alla fine dove dovevamo fare il secondo gol. L’avversario aveva preparato la gara in una settimana, noi in un allenamento. Siamo maturati e ci riposeremo. E’ diverso dalla sosta per il mondiale, ora questi 10 giorni servono per ricaricarci e ci prepareremo per il prosieguo”.

E poi: “La nostra mentalità è tutti coinvolti e attenti al prosieguo di tre competizioni in cui siamo protagonisti. Ad aprile avremo nove partite in pochi giorni e tutti devono stare attenti. C’è voglia di non subire episodi con leggerezza e di dare una mano sulla concretezza avanti. Tutti rincorrono, tutti ripiegano e tutti non vogliono subire gol. Questo è lo spirito. Aprile e maggio saranno di fuoco. Dobbiamo ragionare come il Napoli, lì spingono forte. Noi siamo in corsa per tre competizioni e dobbiamo spingere, tutti dobbiamo andare forte”.

La striscia di sette vittorie lascia in eredità delle consapevolezze a Italiano: “La partita di Verona ci ha dato fiducia, in una gara importante non abbiamo subito ed era una partita delicata. Da lì è sbocciato qualcosa. Affrontare le partite con attenzione e non sottovalutare nulla ti porta risultati. Dobbiamo mantenere per il resto delle partite. Abbiamo giocato 41 partite e ne abbiamo altre 16, tutti dobbiamo remare dalla stessa parte. Castrovilli e Jovic avevano la febbre, Gaetano è venuto in panchina. Cabral non volevo rischiarlo e Kouamè ci poteva dare profondità e caratteristiche diverse. Baschirotto e Umtiti non sono facilmente superabili corpo a corpo e gli abbiamo tirato il collo con palle verticali. Kouamè s’impegna sempre indipendentemente dalla posizione e dalla qualità. Non si sbaglia mai con lui. Dodò finalmente è riuscito a scavallare sotto l’aspetto fisico, il problema era quello dopo 8 mesi di inattività. L’infortunio al polpaccio lo ha rallentato e sta avendo una grande intesa coi compagni, lo vedo sorridente ed è un valore aggiunto”.

La difesa è uno dei punti di forza della Fiorentina: “Ci lascia contenti e ribadisco che non si tratta solo del portiere o dei difensori. E’ il collettivo che trova le forze per ripiegare e chiudere i passaggi. Lo facevamo anche prima ma con meno attenzione. Adesso chiudiamo con il corpo e mettiamo il corpo tra palla e porta. Stiamo crescendo nella mentalità e i risultati ci stanno dando ragione. Essere dentro le tre competizioni è un grande orgoglio che ci spingerà a non mollare”.