Alexis Blin, intervistato da L’Equipe, ha parlato del campionato al Lecce di Samuel Umtiti insieme al presidente Saverio Sticchi Damiani (qui le sue parole) e al tecnico Marco Baroni

L’ex capitano dell’Amiens racconta l’impatto: “E’ arrivato con la voglia di far bene nelle gambe e nella testa, si è subito sintonizzato con il gruppo e ha lavorato forte. Io, Gendrey ed Oudin ci offrivamo per aiutarlo, ma la sua risposta è stata semplice e notevole. ‘Sono qui per allenarmi il silenzio e rilanciarmi’. La cosa ha aiutato molto il nostro gruppo. Abbiamo notato il suo aiuto nel mettere le pietre nell’edificio”.

Le dichiarazioni di Marco Baroni sul difensore francese

Il 29enne è diventato un ingranaggio importante del Lecce grazie alle sensazioni vissute. Blin continua: “Umtiti si è integrato molto anche con Lecce e i leccesi. La loro autenticità ha fatto breccia e le persone si sono accorte della reazione di Umtiti, lo hanno visto molto ben integrato nei valori del club e della città. E’ un campione del mondo ma è arrivato con umiltà. Sam è uno di quelli che danno una buona immagine del calcio”.

A tal riguardo, L’Equipe ricorda un episodio. Il 2 dicembre, per festeggiare i tre anni dall’apertura del negozio del club, doveva presenziare un’ora per dediche e foto ricordo. Umtiti ha prolungato la sua permanenza nello store a due ore per cercare di soddisfare tutti i tifosi dedicando un momento a tutti.

Blin racconta poi la festa sul terrazzo di Palazzo BN, organizzata proprio da Umtiti per salutare i compagni: “Ha fatto un piccolo regalo a ciascuno giocatore e membro dello staff, non ha dimenticato nessuno. Questo testimonia il suo valore, nessuno glielo aveva chiesto. Ci sono ragazzi che sono imbarazzati e si sentivano in debito. Un gesto molto bello da parte sua. Sam ha trovato il gioia di giocare a calcio e soprattutto di condividere il vita di gruppo. Conserverà questi ricordi indipendentemente da dove andrà”.

“Ho visto Umtiti a Lecce”: il nostro approfondimento