IL MOMENTO. “In questa fase dell’annata agonistica, dopo l’avvento in panchina di De Rossi, la Roma  è un brutto cliente per chiunque. Per il Lecce si preannuncia un impegno assai difficile. Ai tanti amici che ho nella Capitale però ho detto che Mancini e compagni non avranno vita facile perché la formazione salentina ha grande compattezza, corre tante e pressa alto. Pertanto, può fare male”.

IL LECCE. “Dopo la doccia fretta causata dalla sconfitta subita in casa ad opera del Verona e dopo il cambio di allenatore l’unica cosa che contava era mettere da parte i tre punti. Il che è avvenuto. In questa fase della stagione bisogna muovere la classifica. Non penso che qualcuno nel Salento sarebbe soddisfatto di retrocedere esprimendo un bel calcio. I tifosi vogliono la salvezza e poco importa se i risultati positivi dovranno essere strappati con i denti. Del resto, la storia insegna che in massima serie per il Lecce c’è stato sempre da tribolare fino alla fine”.

LA ROMA. “Arrivano in un grande momento di forma. Fare i nomi di Lukaku e Dybala sarebbe scontato. El Shaarawy è una pina nel fianco, Cristante vanta un ottimo tiro dal limite ed è forte di testa sulle palle inattive, come Mancini. Invece sarà assente per squalifica il Capitano Pellegrini, tornato a livelli eccellenti”.