Ha parlato dei problemi di Filippo Falco l’ex giallorosso Ruggiero Cannito che ha analizzato il momento complicato del fantasista di Pulsano.
FALCO. “Secondo me, siamo solo dinanzi alle fibrillazioni tipiche della stagione successiva ad una retrocessione dalla A. La mia idea è che, lasciano decantare la situazione e con lo stesso buonsenso usato con il centrocampista greco, anche le frizioni sorte con il fantasista di Pulsano possano essere superate, restando un ricordo. Situazioni del genere sono da mettere in relazione alla delusione determinata dal declassamento e, al contempo, al fatto che alcuni giocatori hanno visto deluse le proprie aspettative”.
DALLA NAZIONALE ALLA B. “Nello scorso campionato per il tarantino si è anche detto che fosse seguito da Mancini, il commissario tecnico della nazionale. E’ comprensibile, quindi, che possa essere deluso a ritrovarsi in B o che magari avrebbe voluto qualche riconoscimento particolare dal club che, a sua. volta, deve operare seguendo le linee guida che si è dato, senza deragliare”.
Se Mancini lo avesse voluto considerare lo avrebbe convocato anche per un’amichevole; certo è che se uno aspira alla Nazionale non è che non giocando o fornendo prestazioni insufficienti per non dire scarsissime riesce a farsi notare in positivo. Credo che Falco con questo atteggiamento si stia dando con la zappa sui piedi, fra poco non lo vorrà più nessuno, tantomeno il Lecce. Ricordo che è proprio grazie al Lecce se ha avuto un po’ di visibilità a prescindere dalla categoria perché fino a quel momento riscaldava le sedie della tribuna a Bologna
Seguito da mancini e mai convocato, un mercato intero e nessuno disposto a prenderlo se non quasi gratis… i calciatori ogni tanto dovrebbero farsela qualche domanda! Ed essere riconoscenti ad una squadra che per due volte a ripreso questo “signore” dal dimenticatoio, perché non mi sembra che lontano da Lecce abbia fatto sfracelli!