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Liverani, il Genoa e un weekend d’incroci

Domenica si chiuderà la Serie A: Fiorentina e Genoa, che si affronteranno in un match tesissimo, rappresentano vari momenti della carriera del tecnico, che al Ferraris ha qualche conto in sospeso.

La vita è fatta di scale,a volte si scende a volte si sale“. La frase, spesso ripetuta nei periodi bui, potrebbe rappresentare un mantra di Fabio Liverani, fresco di promozione in A con il suo Lecce e spettatore – immaginiamo un po’ – interessato dell’ultima giornata del massimo campionato.

Senza dubbio, l’attento allenatore giallorosso, seppur in meritato relax, butterà un occhio all’esito finale del torneo per cominciare a vedere i probabili avversari da incontrare il prossimo anno.

Particolare attenzione sarà data a Fiorentina-Genoa, match ad alta tensione che segnerà i destini della bassa classifica insieme a Empoli-Inter. Perchè questo? L’avventura in panchina dell’ex registra, tra l’altro, di Viola, Lazio e Palermo è cominciata proprio nella Genova rossoblù. L’ascesa del Liverani allenatore è stata veloce. Nel 2011 la nomina agli Allievi regionali B, l’anno dopo Allievi nazionali. Nell’estate 2013 Enrico Preziosi sceglie lui per la prima squadra dopo la travagliata stagione 2011-12 conclusa con Gigi De Canio in sella a una squadra salvatasi soltanto all’ultima giornata. La vittoria per 2-0 sul Palermo condannò alla retrocessione proprio il Lecce.

Quest’anno il Genoa sta vivendo un destino simile, anzi più complicato. La rimonta dell’Empoli ha complicato drammaticamente il cammino del Grifone, non più padrone del proprio destino. Anche vincere al Franchi potrebbe essere insufficiente ad evitare la Serie B, tuttavia l’impegno degli azzurri di Andreazzoli, opposti all’Inter in cerca della Champions League, non è dei più facili.

Qui entra in gioco Fabio Liverani. Il suo passato genoano non è stato glorioso, nonostante abbia nel curriculum un sonoro 0-3 rifilato alla Sampdoria nel derby della Lanterna del 15 settembre 2013. 4 punti in 6 partite (pareggio casalingo col Livorno e sconfitte con Fiorentina, Inter, Napoli e Udinese) non sono bastati a evitare l’esonero. All’oggi 44enne subentrò il Gasperini-Genoa bis.

L’attenzione maniacale di Liverani per i dettagli ci porta a pensare che, nell’anno della sua consacrazione nel grande calcio, il trainer non voglia mancare certamente l’appuntamento davanti al suo ex pubblico. Oggi, visti i risultati raccolti a Terni e soprattutto Lecce, si potrebbe azzardare che il Ferraris non ha avuto tempo e occasione di ammirare il Liverani-pensiero.

Dopotutto, la vita è fatta di scale, e Liverani, in Liguria, in Umbria come a Lecce, è abituato a percorrerle sempre in salita.

 

 

 

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