I dauni, retrocessi in Serie C sul campo, potrebbero beneficiare dell’annullamento della delibera Figc. Tutto dipende dalla definizione del caso-Palermo.

Ennesimo colpo di scena della stagione in Serie B. Dopo un’estate, quella precampionato, a dir poco travagliata, i grattacapi per la Lega cadetta non sembrano affatto di meno in primavera. E’ di poco fa la notizia circa la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio di accettare in prima istanza il ricorso del Foggia, annullando la delibera Figc che, in seguito al declassamento all’ultimo posto del Palermo per illecito amministrativo, aveva deciso che la retrocessione dei rosanero si sarebbe aggiunta alle tre decise dal campo, con annessa mancata disputa dei playout.

Opzione che aveva da subito trovato la dura opposizione del club dauno, fino a poco prima certo di dover disputare gli spareggi con la Salernitana. Oggi nel primo pomeriggio la decisione del Tar laziale di bloccare in via cautelativa la delibera federale ha riacceso le speranze salvezza dei rossoneri, che per giocarsi i playout dovranno attendere la decisione definitiva del tribunale attesa per martedì prossimo, ma ancor prima la sentenza della Corte d’Appello sul caso-Palermo.

Domani infatti si avrà l’ultimo grado di giudizio sul destino dei rosanero. Qualora la retrocessione in C dell’ex club di Zamparini venisse confermata, il Foggia sarebbe a un passo dal disputare i playout con la Salernitana. In caso di appello accolto, invece, per i pugliesi sarebbe comunque terza serie, con i campani che si andrebbero a giocare la permanenza con il Venezia. Un gioco di intrecci e suspense degno del miglior Hitchcock.