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E il Lecce scoprì la difesa+ripartenza: un’arma fondamentale in Serie A

Non solo il “solito” bel gioco dei giallorossi nella vittoria di ieri in casa Spal. Mancosu e compagni ci hanno un’ottima resistenza difensiva e la fondamentale arma del contropiede.

Ci aveva già provato con il Napoli. Meglio gli era andata a Torino, dove comunque la fase di costruzione l’aveva ancora fatta da padrona. E’ invece ieri che per il Lecce ha dimostrato, per la prima volta quest’anno, di saper utilizzare tanto, e bene, un’arma tutta italiana che con Liverani nei due anni precedenti non aveva trovato ancora troppo spazio: il contropiede.

Nulla a che vedere con catenacci e bus parcheggiati dinanzi la porta, per carità. Qui si parla di un’attitudine al controllo dell’avversario nei momenti di sua maggiore verve offensiva, come si è registrato nei delicati momenti post pari di Di Francesco prima e post gol di Calderoni poi.

Ecco, in quei frangenti i giallorossi hanno saputo abbassare del giusto il baricentro, difendendosi in modo ordinato per poi uscire palla al piede e cercare di far male alla retroguardia spallina. La più emblematica di queste situazioni a metà ripresa con Rispoli, che si è presentato tutto solo davanti a Berisha fallendo il tris. Ma era già accaduto in diversi momenti del match a Babacar (due volte), Falco (lanciato da un super Majer) e Mancosu.

Lungi da noi dire che i giallorossi abbiano snaturato il proprio gioco: sarebbe un’inesattezza. Qui si sta parlando di una peculiarità, quella della gestione del pallone al fine di ricavarne spazi, adattata a una Serie A che registra qualità e intensità negli avversari. Si può quindi dire che il Lecce si stia ambientando nella categoria e nel ruolo di una squadre non vuole rinunciare a coniugare gioco e risultato né può permettersi di fare certo la voce della big.

Per attuare ciò serve un elemento imprescindibile: la qualità difensiva. Qualità che i giallorossi non possono cercare nei singoli come fossero una Juve o un’Inter. La qualità il Lecce deve trovarla nel reparto, nelle distanze, nella compattezza di una fase che ieri ha barcollato una volta e mezzo in 90 minuti.

E in quelle occasioni è stata punita da Di Francesco e stava per esserlo da Reca. Nulla di inaccettabile, se si considera che di fronte c’erano appunto individualità di tutto rispetto. Concedere così poco vuol dire essere organizzati, e di conseguenza produrre prestazioni in linea con le proprie possibilità. Il Lecce è il Lecce, e cercherà quanto il più possibile di avere sempre in mano il pallino del gioco. Quando ciò non sarà possibile, i giallorossi hanno imparato come fare per rispondere presente. E magari mettere in cassaforte punti pesantissimi.

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4 anni fa

Ma il rigore procurato da Babacar..solo con quell’ azione giustifica il peso dell’ acquisto ed il cartellino da riscattare..grande,quando entra in forma non ce n’è per nessuno con chi compete per non retrocedere

Antonio
Antonio
4 anni fa

L’ho visto a Firenze e ti consiglio di non illuderti. Se si ripeterà come ha fatto fino ad ora ti accorgerai che dopo l’exploit iniziale si adagerà sulla sua presunzione e nel prosieguo del campionato sparirà nel campo. La pigrizia il suo grande difetto …… a meno che l’aria di Lecce non lo faccia cambiare ma ho i miei seri dubbi.

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4 anni fa

Credo che invece bisogna migliorare la fase difensiva, subiamo troppi gol con tiri da fuori, dovremmo contrastare meglio gli avversari in certe situazioni

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