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ESCLUSIVA – Babù: “La doppietta alla Lazio? Prima tanta ansia, poi il ricordo più bello”

Anderson Rodney de Oliveira, noto come Babù, realizzò uno storico bis di reti all’Olimpico nel 2004/05. Il ricordo di quel giorno riempie di gioia l’attaccante, che parla dei suoi trascorsi salentini.

La felicissima stagione del primo Lecce di Zeman rappresentò l’ascesa nel grande calcio di numerosi elementi. Da Bojinov a Cassetti passando per Vucinic e Ledesma, tanti singoli sfoderarono le migliori stagioni della carriera grazie agli insegnamenti del boemo.

Già allenato da ZZ fu invece Babù. Notato in un torneo amichevole svoltosi a Roma, l’oggi 38enne fu portato prima in B alla Salernitana e poi, nell’estate del 2004, in A a Lecce. Il paulista passò nel Salento tre stagioni per complessive 43 presenze, con sei gol. Nel momento migliore, a gennaio 2005 arrivò l’infortunio.

La fotografia più bella del calciatore nel Lecce è rappresentata appunto da Lazio-Lecce 3-3, gara che si riproporrà domenica. Era l’11 dicembre 2004 quando alla quarta titolarità l’attaccante destro fu decisivo con un’indimenticabile doppietta.

Abbiamo ascoltato Babù nella settimana che conduce proprio alla prima trasferta romana del Lecce di Liverani, in casa dei biancocelesti. Oggi, Babù è ancora un calciatore: “Mi diverto con il Real Agro Aversa in Promozione campana – rivela – e gestisco una scuola calcio a Napoli, nella zona del Vomero“.

La memoria va subito alla gara: “E’ stata una giornata indimenticabile, la mia più bella esperienza nel calcio. Feci una grande prestazione e fui bravo e fortunato a realizzare una doppietta. All’Olimpico c’era un’atmosfera unica, lo stadio era imponente. Prima della partita? C’era un po’ di ansia, faceva un male la pancia si suol dire. Ero molto giovane, ma una volta in campo mi concentrai a fare ciò che mi chiese mister Zeman“.

Non si può non rimarcare l’importanza che ha rappresentato Zeman nel percorso di Babù: “Posso solo ringraziarlo. Mi ha dato e mi ha insegnato tanto. Un uomo giusto e onesto che fa bene al calcio. Si è sempre comportato bene. Sono stato fortunato a lavorare con lui“.

E su quel Lecce in A: “Un’annata unica. Eravamo una squadra di giovani con grandi prospettive. Davanti con me c’erano Vucinic, Bojinov, Pinardi, ottimi giocatori. E dietro, Ledesma in regia fece ottime cose. Si respirava un grande entusiasmo ogni giorno, ogni partita”.

Babù, attento alle sorti giallorosse, dice la sua sull’atteggiamento dato da Liverani oggi: “Sì, sì, seguo il Lecce. Liverani è un allenatore coraggioso. Per una neopromossa non è mai facile salvarsi e lui sta cercando di raggiungere il risultato con il gioco. I giallorossi giocano bene anche se subiscono”

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