Giulio Donati è ritornato a Lecce da 52 due giorni ed è stato protagonista in 5 gare, sempre dal primo all’ultimo minuto diventando un insostituibile di Fabio Liverani.
L’INIZIO. “Sono contento essermi integrato subito in questa realtà, ma il merito è di un gruppo di ragazzi stupendi, dotati grande umiltà, mi ricorda il gruppo della Nazionale ed è facile lavorare così. Fisicamente sono contento di aver trovato subito una buona condizione e spero mi migliore. Sia io che tutti gli ultimi arrivati siamo giunti qui con la voglia e la determinazione giusta”.
DIFFERENZA TRA A E BUNDESLIGA. “Sul campo si sente una maggiore attenzione tattica in Italia, si prepara la gara in maniera più scrupolosa e con maggiore equilibrio. In Germania, si gioca più all’attacco anche in modo scriteriato, con squadre un po’ più lunghe. Ora però sono felice di essere qui, ora sto bene”.
VITTORIA INASPETTATA?. “Io ero convinto che avremmo trovato un risultato positivo, perchè in settimana ci siamo allenati con grande intensità ed era un ottimo presagio per la partita. Avevamo grande voglia e un debito da saldare con i tifosi che ci sono sempre stati vicini”.
IL NAPOLI. “Io c’ero quando abbiamo perso al San Paolo con quel super gol di Cavani, mentre ero in panchina al ritorno con la rete di Chevanton nel finale. Speriamo di prenderci una rivincita. Domenica avrò davanti probabilmente giocatori importanti come Callejon, Insigne o Politano. Personalmente credo che a loro ci sarebbe da togliere cinque o sei giocatori che fanno la differenza, tra cui il mio amico Insigne che ha grandi qualità e doti tecniche fuori dal comune”.
CHE PARTITA SARA. “Andare li non è mai semplice, in questo momento con l’arrivo di Gattuso stanno recuperando l’entusiasmo. Scenderemo in campo con attenzione e grande energia, sono una squadra che taglia verso la porta e con giocatori che si ineriscono dobbiamo essere attenti ad ogni dettaglio”.
IL PARAGONE. “E’ difficile comparare questo Lecce a quello della mia prima esperienza. Quello era più esperto, però posso dire che questo è più gruppo, nonostante dal punto di vista della provenienza siamo molto variegati, però tutti gli stranieri parlano tutti l’italiano, cosa che non mi è accaduto in Germania dove c’erano giocatori che non parlavano l’inglese. Quest’anno ci sono individualità importanti qui a Lecce”.
MODULO E POSIZIONE. “Sicuramente ho una maturità che mi permette di essere lucido e di poter interpretare con disinvoltura tutti i ruoli, io però pur di giocare andrei anche in porta. In Germania ho migliorato la fase offensiva e a giocare sulla fascia opposta io mi trovo bene in entrambe le posizioni e con tutti i moduli”.
IL CALCIO DI LIVERANI. “Lui è più per il calcio totale, ci chiede grande spinta e grande impegno a tutta la squadra, che attacca e difende in undici. Questa è una delle chiavi che può indirizzare la partita da tua parte”.
Sommando le prestazioni delle ultime partite il migliore del Lecce secondo me.