Al San Paolo, il tecnico festeggerà la terza cifra da allenatore del Lecce. I numeri, ora, lo attestano al sesto posto degli allenatori con più panchine della storia del club.

Fabio Liverani toccherà quota 100 panchine con il Lecce. Non bastassero i successi sportivi causati dal doppio salto C-A, e la voglia di provare il tris di gloria con la salvezza nella massima serie, il 43enne si prende un’altra soddisfazione che lo legherà irrimediabilmente, e indipendentemente dal suo futuro, all’Unione Sportiva Lecce e alla città di Lecce.

Domani pomeriggio, al momento del fischio d’inizio, Liverani sarà calato nella centesima partita da gestire in tre stagioni.La storia è iniziata il 23 settembre 2017. L’1-3 al debutto al Ceravolo di Catanzaro aprì la sua gestione dopo il brevissimo interregno di Primo Maragliulo, seguito alle dimissioni formalizzate da Roberto Rizzo. Sembra un’altra era, invece sono soltanto passati poco più di due anni.

Due anni e cento panchine con il Lecce dell’ex metronomo di Lazio, Palermo e Fiorentina. Alle 23 (domani) in Serie A si aggiungono, in campionato, le 32 di Serie C e le 36 della B passata. Ad arrotondare i numeri, infine, giungono le 3 partite di Coppa Italia Serie C 2017/2018, le 2 di Supercoppa di C con Livorno e Padova e le 4 di Coppa Italia. Due nell’estate del 2018 (FeralpiSalò e Genoa) e due quest’anno (Salernitana e Spal).

Un altro numero importante fa quindi entrare Fabio Liverani nell’Olimpo della storia del Lecce. L’ingresso nella tripla cifra, però, coincide ancora con il sesto posto nella storia degli allenatori con più gare al timone della formazione leccese.

In compagnia, solo per domani, ci sarà Alberto Cavasin, firmatario di 100 panchine totali tra campionato e Coppa con il Lecce.

Davanti a Liverani, ci sono, in ordine di presenze, Carletto Mazzone (134 panchine), Alfonso Ambrogio (122), Eugenio Fascetti (121) e Ferenc Plemich (111).

A questa lista si aggiunge anche Gino Vianello (104), già nel mirino di Liverani pronto ad acciuffare la quinta piazza.

Altri allenatori protagonisti di tante, e gloriose, stagioni con il Lecce, non hanno raggiunto “quota 100”. I nomi? Luigi De Canio, fermatosi a 95 partite, e Delio Rossi, 92 partite. Le gestioni, sia del materano sia del toscano, hanno avuto la medesima sequenza: retrocessione dalla Serie A alla Serie B da subentrato, promozione nell’anno successivo e salvezza nel triennio.