Il Sindaco chiarisce, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, i motivi che lo hanno indotto a spostare la data della mezza maratona.
DECISIONE NON MIA. “La decisione di giocare Lecce–Atalanta a porte aperte è stata presa dal Ministero dello Sport; non è quindi nella competenza e nella discrezionalità del sindaco rinviarla ad altra data, farla disputare a porte chiuse, o impedire l’ingresso ai tifosi ospiti“.
ZERO PROVVEDIMENTI. “Al momento non vige alcun provvedimento del governo che limiti la libertà di movimento sul territorio nazionale delle persone, ad eccezione dei residenti negli 11 Comuni di Lombardia e Veneti considerati focolaio. Non sussistono dunque i presupposti giuridici per l’emissione da parte delle autorità locali di provvedimenti che impediscano l’arrivo sul territorio comunale di Lecce di persone provenienti dal bergamasco per qualsivoglia finalità; faccio notare che è proprio nel rispetto di questo diritto di cittadinanza che ogni giorno milioni di italiani – nonostante l’emergenza sanitaria – si possono liberamente muovere nel nostro Paese“.
CORRI A LECCE, SOLO UN RINVIO. “Riguardo all’annullamento della manifestazione podistica organizzata dal Comune di Lecce insieme all’associazione GPDM per domenica prossima, all’esito di una una valutazione di prudenza e di buon senso condivisa con gli organizzatori, ho deciso per il rinvio. Tenuto conto della presenza di atleti provenienti da diverse regioni e facendo miei consigli di autorevoli epidemiologi nazionali. In questo caso ho quindi esercitato pienamente le mie attribuzioni, trattandosi di un’iniziativa a scala locale dell’amministrazione comunale. Come annunciato, la manifestazione sarà riproposta appena le condizioni ne consentiranno lo svolgimento in piena serenità e condivisione con la comunità“.
Mentre autorizzate i tifosi dell’atalanta a Lecce, roba da pazzi, ma se fate i caproni è normale che il governo non vi caca.