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Donati a CL: “Disposti a tutto per riprendere. Stipendi? Non ci saranno problemi…”

Giulio Donati racconta il suo isolamento domiciliare in attesa della ripresa degli allenamenti. C’è l’analisi sulle chance di ripresa e, infine, la rassicurazione sulla coesione con la società in merito agli stipendi.

MASTERCHEF. “Approfitto di questo periodo per dilettarmi in cucina. Mi sto impegnando soprattutto nel preparare la colazione, in particolare un bel panino con avocado e salmone, oltre ad una spremuta. Nulla di troppo elaborato, ma comunque una buona mezz’ora me la porta via. Poi c’è il lavoro per tenersi in forma. Viviamo una situazione particolare noi calciatori, che non siamo certamente in vacanza ma di certo non possiamo allenarci come quando è tutto normale”.

OCCHIO ALLA FORMA. “Per questo è ancor più importante la dieta per evitare di non riuscire a recuperare in vista della ripresa. Dal club ci hanno indicato una dieta specifica, ed il nutrizionista degli integratori per mantenere alte le difese immunitarie in ottica salute. Poi c’è tutto l’aspetto del lavoro fisico, con i preparatori che ci seguono a distanza con tutti i consigli del caso”.

PROBLEMI ANCHE IN CASO DI RIPRESA. “Noi abbiamo dato sempre la disponibilità a riprendere. Vogliamo tornare ad allenarci ed a giocare. Per ora si fanno solo ipotesi, non possiamo far altro che aspettare i verdetti. Purtroppo questo virus ha messo in ginocchio un po’ tutti. Siamo tutti consapevoli che serve sacrificio, anche per noi calciatori. Noi calciatori, pur di tornare in campo, siamo disposti a farlo. Isolandoci per un periodo lungo abbastanza da concludere la Serie A. Non sarà facile, questo è sicuro. Penso a Vigorito, che ha appena avuto un figlio e che potrebbe a quel punto vederlo quando ha già un mese o due. Noi siamo consapevoli comunque che è il nostro mestiere, siamo disposti”.

CALDO. “Il caldo c’è per tutti, non avvantaggerebbe nessuna squadra. Sarà una situazione particolare, ma non dobbiamo certo piangerci addosso. E’ un sacrificio che dobbiamo fare perché è il nostro lavoro, per il bene delle nostre carriere e soprattutto per la gente che ci segue, che ama il calcio e che ha altri problemi anche più gravi a cui pensare”.

DECISIONE. “Io assolutamente andrei avanti. Cercando sì un protocollo che ci tenga al sicuro, ma credo ci siano le possibilità. Ad esempio se dopo un test si risulta positivi e poi si viene isolati, francamente vedo ridotte al minimo i rischi di contagi. Sono molto più alti non giocando, ma magari andando a fare la spesa come sempre”.

SALARI. “Sugli stipendi non ci sono problemi. All’inizio se n’è parlato, poi non abbiamo approfondito. Anche perché la società ha dimostrato grandissima apertura e disponibilità nei nostri confronti. Appena sono tornato ho capito subito che qui a Lecce è una famiglia, dunque non c’è nessun problema in questo senso”.

SPIRITO GIUSTO. “Con i ragazzi ci sentiamo sul gruppo di squadra. Cerchiamo almeno virtualmente di tenere acceso lo spirito e l’entusiasmo dello spogliatoio. Ci manchiamo molto e siamo tutti d’accordo per poter ripartire. Speriamo la questione si risolva quanto prima”.

 

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