
L’ex fantasista giallorosso apre il cassetto dei ricordi e ripensa agli anni vissuti in giallorosso ed esprime il suo parere sulla squadra di Liverani.
L’ESPERIENZA. “Purtroppo fu un’annata negativa per la squadra, che retrocesse e per me, in quanto mi feci subito male, restando fuori per cinque mesi, senza riuscire a garantire a l Lecce il contributo che avrà sperato di dare. Dopo la doppia promozione dalla C alla A centrata dal team salentino con Ventura in panchina, il tecnico passo al Cagliari ed andarono via quasi tutti i protagonisti del duplice salto. Insomma, l’organico fu smantellato. Pavone, che costrì La Rosa per poi lasciare il posto a Vignoni quasi subito, puntò su calciatori quasi tutti troppo giovani ed inesperti. Non ingranammo e cambiamo tre allenatori, Prandelli, Pereni e Sonetti. L’unica perla del campionato coincise con il colpo centrato in casa del Milan”.
IL PRESENTE. “Ho seguito l’andamento della stagione, Fabio Liverani è un bravissimo allenatore e lo sta confermando anche nella massima serie. Le tre vittorie di fila, inanellate contro Torino, Napoli e Spal, hanno dimostrato che il complesso salentino ha i numeri per lottare sino in fondo per la permanenza. Penso che il torneo riprenderà, in quanto gli interessi economici in ballo sono decisamente troppi per non fare almeno un tentativo”.
