L’ex fantasista giallorosso apre il cassetto dei ricordi e ripensa agli anni vissuti in giallorosso ed esprime il suo parere sulla squadra di Liverani.
L’ESPERIENZA. “Purtroppo fu un’annata negativa per la squadra, che retrocesse e per me, in quanto mi feci subito male, restando fuori per cinque mesi, senza riuscire a garantire a l Lecce il contributo che avrà sperato di dare. Dopo la doppia promozione dalla C alla A centrata dal team salentino con Ventura in panchina, il tecnico passo al Cagliari ed andarono via quasi tutti i protagonisti del duplice salto. Insomma, l’organico fu smantellato. Pavone, che costrì La Rosa per poi lasciare il posto a Vignoni quasi subito, puntò su calciatori quasi tutti troppo giovani ed inesperti. Non ingranammo e cambiamo tre allenatori, Prandelli, Pereni e Sonetti. L’unica perla del campionato coincise con il colpo centrato in casa del Milan”.
IL PRESENTE. “Ho seguito l’andamento della stagione, Fabio Liverani è un bravissimo allenatore e lo sta confermando anche nella massima serie. Le tre vittorie di fila, inanellate contro Torino, Napoli e Spal, hanno dimostrato che il complesso salentino ha i numeri per lottare sino in fondo per la permanenza. Penso che il torneo riprenderà, in quanto gli interessi economici in ballo sono decisamente troppi per non fare almeno un tentativo”.
Mediocre
Giocatore che avrebbe potuto dare molto di piu al Lecce
Nel 1998 come oggi pareggiavamo a Genova contro la Samp con gol proprio di Ciccio Cozza
Ma quante partite ha giocato col lecce?
Si può davvero definire un nostro ex calciatore?
Lui come maspero.
Sono arrivati, hanno annusato un’aria amara e se n’ane scappati !