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GdM – Salvi: “Sono andato via da Lecce a malincuore. I giallorossi? Li seguo sempre, sono rimasto molto legato alla piazza”

L’ex centrocampista parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò), tra le altre cose, anche dei play-off del 2014.

LECCE DI OGGI.Non è un mistero che sono andato via a malincuore e che sono rimasto molto legato alla piazza. In A, sino al momento dello stop, i giallorossi si sono comportati bene, a dispetto del fatto che molti di loro abbiano ben poca esperienza a livello di massima serie. Con la fantasia di Falco e la qualità di Mancosu, tra l’altro, divertono».

Salvi è stato uno dei protagonisti della doppia sfida con i sanniti e dell’intera annata agonistica 2013/2014: così come ricorda La Gazzetta del Mezzogiorno, eliminato il Pontedera, in gara secca, al Via del Mare, nei quarti di finale dei play off del campionato di Lega Pro, ai calci di rigore, il 18 maggio 2014 il Lecce affrontò in campo avverso il Benevento, nella semifinale di andata, pareggiando per 1-1 e gettando le basi per la qualificazione alla finalissima.

ANDATA. «Ricordo molto bene il match, tirato, sempre in bilico, molto intenso. Sbloccammo il risultato nel primo tempo, con una punizione velenosa di Miccoli, ma nella ripresa subimmo il pareggio ad opera di Mancosu, oggi capitano del Lecce in A. Fu un buon risultato, nell’ottica del 180′, ma noi provammo ad imporci perché volevamo fortemente la finalissima e la promozione in B».

RITORNO. «Battemmo il Benevento per 2-0. Fece centro Ferreira Pinto dopo 20′, poi sciupammo qualche buona opportunità per raddoppiare, riuscendoci nelle battute conclusive con Zigoni. Essendoci piazzati meglio al termine della stagione regolare ci sarebbe bastato anche un doppio pareggio, ma ci tenevamo a presentarci alla finale con un successo».

BEFFA CONTRO IL FROSINONE. «Fu una delusione enorme, che per me fu doppia, in quanto, ammonito prima contro il Benevento e poi in gara-1 di finale, fui squalificato, saltando il decisivo confronto andato in scena al Benito Stirpe. Ci portammo sull’1-0 con una rete di Beretta, che poco dopo colpì un palo clamoroso. Se ci fossimo portati sul 2-0 dubito che i nostri avversari sarebbero riusciti a ribaltare la situazione. Poi, per colmo di sfortuna, si fece male Miccoli. Alla lunga, a fare festa fu il Frosinone».

LA STAGIONE 2013-14 NON INIZIO’ BENE. «Quando arrivai a Lecce, tutti i tifosi che mi incontravano sottolineavano come non potessimo fallire, dopo ciò che era accaduto nell’annata precedente, con la sconfitta rimediata in finale con il Carpi. Insomma, le pressioni erano enormi e, come se non bastasse, noi partimmo con cinque sconfitte consecutive. Dopo le prime quattro saltò mister Moriero e fu sostituito da Lerda. Dopo il deludente pareggio interno con il Barletta del settimo turno, ingranammo, ottenendo risultati positivi ed esprimendo un buon gioco. Purtroppo, però, non bastò per centrare il tanto agognato salto in B».

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