Nel 2004 una punizione dell’uruguagio spaventò un Milan lanciato verso il ritorno al Tricolore. Era uno dei Lecce più forti di sempre.
Quando si pensa a Lecce-Milan, nei ricordi di ogni tifoso giallorosso non può che riaffiorare il destro su punizione con cui Chevanton fece assaporare al Via del Mare il sogno del primo successo contro i rossoneri. L’orgoglio di aver battuto i Campioni d’Europa in carica e futuri Campioni d’Italia. Alla fine fu 1-1, ma resta uno dei momenti più importanti della storia del club salentino che vale la pena raccontare.
Serie A 2003/04, il Lecce di Delio Rossi si era lasciato alle spalle il buoi girone d’andata e ora viaggiava a mille verso una salvezza poi agevolmente conquistata. Era il Lecce di Sicignano e Stovini, di Cassetti e Franceschini, dei giovani terribili Ledesma, Bojinov, Vucinic. E soprattutto di un Javier Ernesto Chevanton praticamente inarrestabile.
Quella soleggiata domenica di febbraio (era il 15) tutto però si presentava in modo diverso rispetto alle recenti esaltanti gare grazie alle quali il Lecce aveva risalito la classifica. Al Via del Mare c’era il Milan: la formazione di Ancelotti, spinta da Kakà e Shevchenko, primeggiava in Italia e in Europa, e chiedeva largo per la conquista di un campionato che stava dimostrando di meritare.
Per i giallorossi fu, non a caso, record d’incasso. Ma non bastava: servivano punti pesanti, e pensare di conquistarli contro la squadra più forte al mondo non era poi così uno scandalo. Il Lecce giocava benissimo, e lo dimostrò anche in un match approcciato alla grandissima. Bojinov e Chevanton sono subito insidiosi, e Dida deve superarsi in due occasioni.
Minuto 19′, numero non casuale. Punizione dai 20 metri, sulla palla c’è l’idolo della Curva: Chevanton. Destro a giro diretto sotto l’incrocio e per l’estremo brasiliano dei rossoneri non c’è da fare altro che arrendersi. Il Lecce è il vantaggio, ma continua ad attaccare spinto dalla bolgia Via del Mare. Si va all’intervallo sull’1-0.
Nella ripresa è, però, un altro Milan, ed il pari arriva quasi subito. Al 52′ lancio lungo per Tomasson che serve involontariamente Shevchenko, freddo nel battere Sicignano. Poi è un continua botta e risposta, con ancora Cheva vicino al bis. Nel finale però solo un super Bolano evita la beffa, salvando sulla linea il tocco ravvicinato di Nesta. Alla fine è 1-1: poteva essere un sogno, ma è comunque stato grande Lecce.