Il colombiano dell’Atalanta protagonista ieri di una strepitosa doppietta valsa ai suoi tre punti in casa Udinese, concorrente per la salvezza del club giallorosso a cui è rimasto molto legato.
Di Luis Fernando Muriel i tifosi del Lecce ricordano le strepitose cavalcate, il tiro secco e potente e le giocate da giovane di belle speranze. Era la stagione 2011/12, l’allora ventenne colombiano era un diamante grezzo e spesso indisciplinato, e purtroppo le sue magie estemporanee non valsero la salvezza. Ma i tifosi giallorossi hanno sempre ammirato uno dei migliori talenti mai visti al Via del Mare, e l’affetto è stato sempre contraccambiato (si vedano applausi e scuse nell’ultimo Lecce-Atalanta).
Eppure Muriel non finisce di essere utile al Lecce. Senza volerlo direttamente, bensì mettendo le sue qualità al servizio dell’Atalanta com’è giusto che sia, il classe 1991 ha ieri annientato quasi da solo la resistenza dell’Udinese (altra sua ex squadra), risultando decisivo nel 2-3 finale.
Due magie, due gol stupendi da calciatore d’altissimo livello. Una punizione a giro che ha tolto la ragnatela dall’incrocio ed un destro fulminante da fuori che Musso non ha avuto nemmeno il tempo di valutare. Per gli orobici tre punti che blindano la Champions, per il Lecce qualche speranza in più rappresentata dall’avere l’Udinese ancora a tiro.