Il portiere brasiliano è stato protagonista di una prestazione da film. Prima l’erroraccio sul gol di Caicedo e poi, nel secondo tempo, il rischio seconda frittata e, infine, la trasformazione in Arcangelo Gabriel.
Lecce-Lazio 2-1 è stata una partita epica e piena di svolte. La fotografia di un andamento leggendario è senza dubbio l’immagine copertina di quest’articolo. Gabriel Vasconcelos, portiere del Lecce, ha trasformato la sua prestazione da fallimento a grandissimo successo nei minuti finali. Il riflesso puro su Adekanye, bellissimo e veloce come una freccia, aveva già invertito la rotta nei minuti finali carichi di palpitazioni, ma, infine, il tuffo a smanacciare con le dita il colpo di testa di Cataldi ha regalato letteralmente due punti al Lecce.
Una semplice storia di una prestazione sontuosa? Non proprio. L’azione convulsa che ha portato la mischia in area con il colpo di testa del centrocampista laziale è nata da un alleggerimento di Lucioni per Gabriel che, carico di adrenalina, ha preferito dirottare la sfera in fallo laterale.
Si muove su questo bipolarismo la stagione del 27enne, alla prima esperienza da titolare dopo le parentesi durate poco a Milan e Cagliari. Un ragazzo che, a detta di Liverani, deve cercare la massima serenità per vivere la sua Serie A, pur passata con il pesante fardello delle oggi 71 reti subite.
Non è dai numeri che si giudica un calciatore, soprattutto un portiere, ma degli episodi, delle partite, possono cambiare le storie di una partita e di una stagione.
Finalmente un finale a lieto fine.GABRIEL immenso al 98esimo con una parata salvarisultato,,e pensare che 30 secondi prima la palla era a Mancosu in calcio d angolo,,,roba da LECCE, CHE SIA UN SEGNALE POSITIVO?? 3 VITTORIE ANCORA RAGAZZI,, BRESCIA, PARMA, E GENOA, POTREBBERO BASTARE PER UN GRANDE MIRACOLO,,VEDERE IL NOSTRO PRESIDENTE PIENO DI GIOIA LA COSA PIU BELLA.