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CdS – Jeda: “Lecce, batti ancora una volta Masiello e rimani in A”

jeda

E’ nato in Brasile ma è in Italia da una vita, dove ha vestito svariate maglie, lungo tutto lo stivale e in praticamente tutte le serie dei campionati italiani, Jedaias Capucho Neves, meglio noto come Jeda è stato un attaccante che ha vissuto sia nel Salento ma soprattutto in Sardegna alcuni dei momenti più importanti della sua carriera.

SENSAZIONI. “La vivo serenamente, sicuramente però vorrò vederla perché in panchina ci sono due allenatori che fanno giocare le loro squadre. Il Cagliari ha un organico diverso, costruito anche per fare qualcosa di più di quello che è stato raccolto nel corso di questo campionato. Il Lecce invece sta facendo un campionato in linea con quelle che erano le attese d’inizio stagione, sinceramente non capisco alcune polemiche dei tifosi”.

POLEMICHE INGIUSTE. “Dopo la vittoria contro la Lazio ho sentito le dichiarazioni del Presidente Sticchi Damiani che mi è sembrato essere una persona estremamente equilibrata e appassionata, che ha lamentato l’eccesso di alcune polemiche sollevate dai tifosi. Anche io credo che siano assolutamente fuori luogo perché questo è il campionato dei giallorossi e l’obiettivo è assolutamente ancora alla portata e la squadra è all’altezza della situazione e lo ha dimostrato in più di un’opportunità poi con un’allenatore come Liverani tutto sembra essere più facile”.

LIVERANI. “Sono molto colpito dal suo modo di mettere la squadra in campo. Già da calciatore era molto intelligente, era un fenomeno, aveva dei piedi di velluto. Ora da allenatore è riuscito a trasformare la sua visione di gioco in un’impostazione tattica da far eseguire ai suoi giocatori. Vincere in C e B non è facile, ancor più difficile affermarsi in Serie A, lui ci sta riuscendo offrendo anche un tipo di calcio piacevole da vedere ed estremamente propositivo da vedere. Lui sono convinto che insieme a Simone Inzaghi è sarà uno dei top allenatori della Serie A, mi piacerebbe vederlo anche con giocatori di più alto tasso tecnico per vedere come potrebbe valorizzarli”.

SORPRESA MANCOSU. “Certo, uno su tutti è il capitano Marco Mancosu. Io lo avevo conosciuto quando era un ragazzino a Cagliari dove ha mosso i primi passi nel mondo del calcio. Aveva delle buone caratteristiche tecniche, ma personalmente non mi aspettavo che riuscisse a tirare fuori questo carisma e certe qualità. E’ stato l’autentico trascinatore dei giallorossi dalla C alla A, incarna il carattere e le qualità del capitano, può anche giocare male, ma suda la maglia, da il buon esempio. In ha è riuscito a cambiare la mentalità e diventare determinante, uno così è un sogno averlo in campo e nello spogliatoio”.

BARI LECCE. Quella partita non la dimenticherò mai! Soprattutto per tutto quello che è successo dopo. E’ stato qualcosa di incredibile, quella per noi fu una partita vera. Oggi caso del destino il Lecce si rigioca la salvezza in uno scontro diretto, nel finale di stagione ancora contro Masiello, mi auguro che l’epilogo per tutti sia lo stesso, ma senza lo strascico finale di quella maledetta stagione”.

RIMANERE IN C. “Il 2012/2013? Quello era un anno particolare. Quando ci venne chiesto se potevamo dare una mano per riportare il Lecce almeno in B, per tutto quello che era successo, mi sono sentito il dovere morale di riportare la squadra almeno in B. È una cosa che mi sono sentito dentro insieme ad altri colleghi. È stato difficile tenere tanti giocatori del nostro livello in C. Io non mi sentivo di abbandonare una piazza che aveva vissuto un’ingiustizia. E’ stato un’atto di responsabilità nei confronti dei tifosi che hanno pianto per quella retrocessione”.

LECCE L’ESPERIENZA. “La cosa più bella dei miei passati al Lecce? La salvezza contro il Bari. La festa dentro lo spogliatoio del San Nicola, è stato qualcosa di indescrivibile c’era un’euforia che non potrò mai dimenticare. Il Salento è una terra magica, i tifosi ti fanno sentire come se fossi nato a Lecce, senti un’identità territoriale che ti entra dentro. Ancora oggi seguo le notizie anche di cronaca e politica della città. Ho tantissimi amici di Lecce che ogni giorno mi fanno sentire salentino. E’ qualcosa che ti rimane dentro ecco perché non posso diventare la mia esperienza in giallorosso e augurare al Lecce di confermare la sua presenza in A”.

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3 anni fa

Ho avuto onore di conoscerlo e vi posso assicurare che è un bravo ragazzo….regalo ‘ la maglia con autografi di tutta la squadra a mio figlio

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3 anni fa

Masiello uomo di merda

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