Particolare intervista a Paoletta Scintu, madre di Marco Mancosu, che ha parlato della singolare vigilia del figlio, impegnato dopo tanto tempo in Sardegna per sfidare il suo Cagliari.
SENSAZIONI. “Sul piano delle emozioni Marco vivrà molto intensamente, in cuor suo, la gara con il Cagliari, la squadra della sua terra, nella quale è cresciuto calcisticamente. Per lui, però, in questo momento c’è solo il Lecce. Quando parliamo dell’argomento, avverto che ha un legame fortissimo con la piazza salentina. E’ come se in questa esperienza in maglia giallorossa avesse trovato quelle risposte che ciascuno di noi cerca. Si sente parte di un progetto, che ha abbracciato con convinzione, senza alcuna riserva, e ci terrebbe a contribuire al raggiungimento di un traguardo importante per tutto l’ambiente”.
QUALITA’. “Uno dei suoi pregi è la grande determinazione che lo anima. L’ha sempre avuta. Inoltre è scrupoloso e leale. Ha rispetto degli altri e vuole essere rispettato. Sa che esistono i diritti innanzitutto i doveri. Insomma ha solidi valori”.
L’ANEDDOTO. “A 14 anni voleva che gli comprassimo il motorino. Noi gli abbiamo risposto di no, ma lui non si è dato per vinto. Ha tappezzato la casa di poster e di foto del motorino che gli piaceva finché non lo ha ottenuto. Non ha mai accettato una risposta che non avesse una spiegazione. Ha sempre voluto conoscere il perché di qualcosa”.
POST ERRORE SU RIGORE. “Era molto rammaricato, non si dava pace per l’errore, nonostante non si fosse rivelato determinante ai fini del risultato. So che analizzato l’episodio con suo padre. Mio marito Mimmo ha giocato per una vita a calcio. E’ lui l’esperto. Io ne capisco relativamente. L’ho consolato, rammentandogli che quando si si assume una responsabilità, che può essere quella di battere un rigore oppure un’altra, capita di sbagliare ma che bisogna guardare avanti senza abbattersi”.
FUTURO. “Non so se Marco tornerà a vivere a Cagliari un giorno. Che ami le sue radici non ci sono dubbi, ma nel Salento si trova bene e ha comprato casa a Lecce”.
Ma tira e non aver paura di sbagliare un calcio di rigore….non è mica sa questi particolari,che si giudica un giocatore.. un giocatore lo vedi dal coraggio…dall altruismo e dalla fantasia!… CAPITANO MIO CAPITANO
Grazie Capitano, caso rigore? È stato solo un piccolo episodio, è capitato anche Messi, Ronaldo, etc. Fa tutto parte del gioco. In bocca al lupo per domani